
Ma non sarà la solita trama da cinepattone: un allevatore di bestiame sgrammaticato, un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo moschettieri. Questi i personaggi che combatteranno per la libertà dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo, parruccato e dissoluto Luigi XIV. “È la storia dei vent’anni dopo: anche Dumas quando scrisse ‘I tre moschettieri’ si immaginò un proseguo. Ci saranno scene di banchetti, di vita quotidiana a corte e saranno tutte all’interno del palazzo”, anticipa la Bertolucci.
E sono giorni di lavoro intenso per il cast che sta girando tutte le scene, anche fino a tarda notte, nella Sala da ballo, nella Galleria degli Specchi, le camere da letto reali. Per questo, al pubblico è aperto soltanto l’appartamento del Principe ereditario, ma domenica si potrà passeggiare anche nel set: “L’ingresso sarà gratuito per tutto il pomeriggio e offrirà l’occasione di sentirsi moschettieri per un giorno”.
Assolutamente vietato, però, sbirciare con le telecamere: in questo la produzione è stata categorica tanto che è stato proibito ai custodi del museo di scattare selfie assieme agli attori. Massima segretezza, tanto che gli attori girano in incognito, camuffati per non farsi fermare. Anche se, dal profilo Instagram di Favino si può vedere qualche anticipazione.
Un’avventura che durerà fino al 3 luglio quando saluteranno Genova per spostarsi in Basilicata dove faranno le scene in esterna: per sgomberare l’allestimento, via Balbi sarà chiusa al traffico dalle 15 alle 19. Camion e camion di oggetti hanno portato tutto il necessario, tra cui anche delle copie dei mobili, per evitare di rovinare gli arredi del palazzo.
Intanto in contemporanea il palazzo si sta vestendo a nuovo con un restauro degli esterni. “Stiamo ripulendo la facciata e il portale dallo smog. Inaugureremo tra due settimane il risseau, questa grande pavimentazione seicentesca che abbiamo finito di restaurare così come abbiamo restaurato la fontana, quindi finalmente ai piani alti arriva l’acqua come succedeva sessant’anni fa”, rivela in anteprima Serena Bertolucci.
IL COMMENTO
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