
La vicenda risale ai mesi scorsi, quando la donna e i suoi due figli decidono di portare a Genova il sacerdote per farlo sottoporre a visite mediche. Quando però i quattro arrivano a Genova provvedono a isolare il parroco facendogli interrompere i contatti con gli altri familiari e gli altri preti con cui viveva in Sicilia. Poi sorella e nipoti si fanno cointestare il conto sul quale l'anziano aveva 560 mila euro. I nipoti si fanno fare due bonifici da 40 mila euro ciascuno e iniziano a vivere a spese del parente. Le indagini sono partite dalla segnalazione dei parenti rimasti in Sicilia che non avevano più notizie del congiunto. Il pm Gabriella Dotto ha avviato le indagini e, grazie all'analisi di un capello del sacerdote, ha scoperto che era stato riempito di psicofarmaci per offuscarne le capacità intellettive.
Il pm aveva chiesto e ottenuto il sequestro di tutti i conti e i beni per tutelare la vittima del raggiro. Il gup ha subordinato il patteggiamento allo svolgimento di lavori di pubblica utilità per i due nipoti.
IL COMMENTO
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