
Il gip del Tribunale di Imperia, su richiesta del pm Maria Paola Marrali, ha emesso un decreto di sequestro preventivo. Gli accertamenti svolti tramite il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia hanno consentito di instaurare un contatto tra le polizie di vari Paesi dell'Unione Europea, permettendo di ricostruire il percorso dello yatch che dapprima era approdato a Maiorca e successivamente si è diretto a Ibiza, dove è stato eseguito il sequestro dalla polizia Spagnola.
Per far perdere le tracce gli era stato cambiato il nome, ribattezzandolo "Ls1", e per due volte, modificato il registro navale di iscrizione. Lo yacht Alexandra che in origine batteva bandiera lettone si è ritrovato dapprima una bandiera olandese poi inglese. L'imbarcazione, ancora prima di essere trafugata da Portosole, era stata messa in vendita attraverso siti specializzati.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo