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“La programmazione dei voli è confermata ed è regolare – sottolinea Righi – così come la vendita dei biglietti".
“La partnership con Volotea è importante – ripete Righi - non voglio addentrarmi nel merito della questione ma si tratta di un’attività ispettiva che Enac fa regolarmente e anche in passato sono state comunicate ai vettori contestazioni di varia natura; c’è un momento di attenzione su un vettore in forte crescita come l’aeroporto e queste crescite vanno monitorate ma in questo momento non c’è nessun allarme per ipotesi di sospensione del servizio”.
Volotea, compagnia spagnola low cost, è il primo vettore per numero di passeggeri dell’Aeroporto di Genova e al 31 luglio ha sfiorato le 200 mila unità. “Proprio a luglio – spiega il direttore generale – il Cristoforo Colombo ha registrato il record con 169.519 transiti e a questo risultato ha contribuito in modo rilevante Volotea”.
L’avvertimento di Enac a Volotea è generale e non riguarda nello specifico lo scalo genovese. Per il Cristoforo Colombo i dati statistici evidenziano un’incidenza delle cancellazioni dei voli Volotea in partenza da Genova in linea con la media europea degli aeroporti regionali per il mese di luglio. Escludendo i casi di ritardato arrivo a Genova dell’aereo, solo il 12,2% dei voli Volotea non è stato puntuale in partenza dal Cristoforo Colombo, con un ritardo medio di circa 24 minuti. "Quest’ultimo dato - ricorda Righi - è significativamente migliore rispetto alla media europea degli aeroporti regionali, anche grazie alla buona efficienza operativa dello scalo genovese insomma un po’ per dimensione e un po’ per organizzazione siamo tra gli scali virtuosi".
Cosa potrebbe accadere se il 15 settembre Enac decidesse di tenere a terra gli aerei Volotea? La risposta di Righi è secca e perentoria: “Non mi sembra uno scenario ipotizzabile”.
IL COMMENTO
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