cronaca

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Un impenetrabile muro di gomma: così appare Trenitalia in questi giorni convulsi, con una Genova ferita che cerca di ripartire mettendosi in coda nel traffico in tilt.

Treni stracarichi, orari imprecisi, aumenti di frequenze invisibili, le segnalazioni dei telespettatori di Primocanale sono moltissime (LEGGI QUI) e tutte puntano il dito contro un servizio che, dopo il disastro del 14 agosto e gli annunci di imminenti migliorie, sembra ancora fermo al palo.

Qual è la reale situazione dei treni liguri, specialmente quelli tra centro e ponente che avrebbero il compito di alleviare il peso del traffico automobilistico? Trenitalia sta tenendo fede agli impegni presi con le istituzioni locali?

Per fornire queste risposte, come sempre facciamo svolgendo la nostra funzione di servizio pubblico, abbiamo cercato di inoltrare tutte le perplessità dei cittadini a Trenitalia ma, dopo una settimana di tentativi andati a vuoto, siamo quasi al limite di sventolare la bandiera bianca.

Trovare anche solo un referente cui inviare le domande dei telespettatori è risultata una fatica degna di Asterix, l'opulenta struttura organizzativa di Trenitalia è ben peggiore del "palazzo che rende folli".

Nessuno si assume la responsabilità di spiegare quali sono i punti critici, i problemi, le possibili soluzioni; nessuno a Trenitalia sente l'esigenza di confrontarsi con i disagi dell'utenza, un esercizio che sarebbe peraltro molto utile per migliorare i servizi.

Noi non ci arrendiamo, continueremo a chiedere a Trenitalia di confrontarsi con noi e con voi: dal drammatico collasso di ponte Morandi non è passato giorno senza che le istituzioni non abbiano ricordato l'importanza delle linee ferroviarie per alleviare l'emergenza traffico su strada. Possibile che in tutto questo nessuno senta il bisogno di spiegare come stanno andando le cose?