cronaca

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 Sono 96 tra adulti e cuccioli, gli animali domestici messi in salvo dai volontari nella zona rossa di ponte Morandi dal 14 agosto a oggi.
 

Di questi 42 gatti delle colonie e 38 mici, 14 cani, 3 conigli. Il crollo del viadotto ha costretto i residenti della zona rossa ad abbandonare rapidamente la propria abitazione senza più poter far rientro. E a tanti è capitato di lasciare i propri animali dentro casa pensando, e sperando, di poter rientrare poco dopo a recuperarli. Tra chi si è speso maggiormente per far sì che le bestiole non venissero abbandonate al loro destino c'è Veronica Venezia, presidente dell’Organizzazione di Volontariato Amore Vero.

Il primo sostegno è stato rovolto ad Anna Crosa e alla sua colonia di “mici ferrovieri”, gli oltre 20 gatti che da sempre popolavano la zona rossa e che da quel momento non avevano più una casa. Quella fu solo la prima di tante disperate richieste d’aiuto: non solo per i gatti randagi che abitavano sotto il ponte e nelle zone limitrofe, tra cui i mici della colonia dell’isola ecologica AMIU di Genova, ma anche per i numerosissimi animali domestici degli sfollati che dovevano essere portati in salvo, aiutati e ricollocati.

Ma sono tantissime le storie di residenti che dovevano recuperare i propri compagni animali, rimasti imprigionati nelle abitazioni d’un tratto diventate inaccessibili. Tra questi ad esempio c'è la storia di Christian, un giovane che si è ritrovato improvvisamente sfollato, senza la possibilità di tornare a casa sua e costretto a lasciare da soli nello stabile i suoi due mici.

"Il lavoro per portare in salvo le colonie feline, fuori dalla zona di pericolo e di possibili nuovi crolli, è stato lungo, macchinoso e estremamente delicato – racconta Veronica Venezia, presidente di Amore Vero Organizzazione di Volontariato – Coadiuvati dai colleghi di Agriambiente abbiamo spostato lentamente i punti pappa, in cui i mici forastici erano soliti nutrirsi, sempre più verso l’esterno, ai confini della zona rossa, per poi catturarli, portarli in salvo, curarli e smistarli in luoghi accoglienti e sicuri. Anche cercare nuove sistemazioni e stalli per tutti questi animali, randagi e domestici, non è stato facile; oltre a numerosi privati che si sono offerti per stalli casalinghi, ad oggi le strutture che li ospitano dandogli una nuova casa e una nuova vita sono l’Oasi dei Mici Felici ONLUS, il Canile del Monte Gazzo e l’Associazione I Gatti del Nettuno".