Sfollati di ponte Morandi: ok al terzo accesso ma c'è l'incognita sul quando

 "Abbiamo dato il via libera a un terzo accesso per permettere agli sfollati di recuperare gli oggetti all'interno delle proprie abitazioni" così l'assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Picciocchi durante 'Genova nel Cuore' su Primocanale.


Dunque tutti gli sfollati di ponte Morandi potranno far rientro per tre volte all'interno della propria casa per recuperare più oggetti possibili. Un ingresso in più rispetto a quanto precedentemente stabilito. Già settimane era stata concessa la possibilità di allargare a due, per nucleo familiare, le persone che potranno varcare la soglia di casa.

"L'operazione ha costi molto elevati - spiega ancora l'assessore Picciocchi -. Giovedì in Giunta presenteremo la variazione di bilancio. Si tratta di quasi un milione che il Comune anticipa per permettere agli sfollati di fare il breve rientro in casa. Ci sono infatti gli straordinari dei vigili del fuoco da pagare, così come il costo dei traslochi e delle pedane che verranno utilizzate, oltre a un protocollo di sicurezza molto preciso che va rispettato. Soldi che non sappiamo quando saranno rimborsati dalla Protezione Civile".

Ma poi il tema che interessa tutti coloro che sono stati costretti ad abbandonare la propria abitazione da ormai quasi due mesi è quello relativo alla tempistica del rientro in casa. Fondamentale sarà la valutazione degli appositi sensori montati sui monconi del ponte. Strumentazione che deve stabilire se la parte rimasta in piedi del viadotto è stabile o meno. Se garantita la sicurezza gli sfollati potranno fare il breve rientro in casa.

"Noi siamo pronti per essere immediatamente operativi non appena i sensori ci daranno l'ok e certificheranno che il ponte non si muove. A quel punto potremo avviare tutte le attività di recupero di beni e oggetti presenti nelle abitazioni. Ma da questo punto di vista non abbiamo al momento indicazioni. Noi siamo pronti dal 20 ottobre in avanti" conclude Picciocchi.