Un Genoa tutto cuore ma sfortunato capitola contro il Napoli per 2-1. Buona prestazione dei rossoblù che mettono in difficoltà in più di un'occasione i quotati ospiti. Al gol di Kouamè a inizio partita risponde nel secondo tempo un piattone di Mario Ruiz. Il gol vittoria dei partenopei arriva invece dopo un autogol di Biraschi a quattro minuti dal novantesimo. A metà secondo tempo, col Genoa avanti 1-0, partita sospesa per circa dieci minuti a causa di un acquazzone che si è abbattuto sul Ferraris. Quando le squadre rientrano in campo nel pantono delterreno di gioco il Napoli ribalta la gara.
Prima del calcio d’inizio dura contestazione al presidente Preziosi da parte della Gradinata Nord con uno striscione che cita testualmente: “Preziosi prima o poi anche tu morirai, il Genoa mai". Juric come previsto schiera Veloso a centrocampo, Romero al centro della difesa e Piatek e Kouamè in avanti. Partita subito vibrante, ci provano Piatek (palla a lato) e Insigne (palo). Al 19’ il Genoa passa: dopo un’azione insistita Rómulo mette in mezzo una palla precisa, Kouamè è nel posto giusto e di testa batte Ospina. Il Napoli subisce il colpo e si mostra impreciso e disattento. Romero è bravo a deviare in angolo una conclusione forte di Insigne. Al 36’ autentico miracolo di Radu su Milik con l’attaccante che si vede respinto il tiro a botta sicura da dentro l’area piccola. Si va al riposo con i rossoblù di Juric in vantaggio.
Nella ripresa Ancelotti butta subito nella mischia Mertens al posto di un poco incisivo Milik. I partenopei attaccano ma il Genoa si difende con ordine. Al 13’ la svolta, è l'episodio che condizionerà il resto della partita: sul Ferraris si abbatte un vero e proprio nubifragio e l’arbitro Abisso sospende il match per dieci minuti. Al rientro in campo la partita cambia totalmente e il Napoli pareggia subito. Ruiz è servito in area da un tocco di classe di Mertens e con una conclusione precisa batte un Radu incolpevole. Il manto erboso è inzuppato e non drena l'abbondante acqua caduta, la sfera si impantana e rende difficile giocare a calcio. I minuti trascorrono e il Napoli continua ad attaccare alla disperata ricerca del gol del successo, il Genoa dal canto suo si difende e prova a pungere con le rapide ripartenze dello scatenato Kouamè: ma le condizioni del campo non aiutano e lo spettacolo ne risente. Radu è sempre attento, mentre la mira di Mertens imprecisa. All’86' però gli ospiti trovano il gol vittoria. Ruiz batte una punizione dalla trequarti, la palla passa in una selva di gambe, Biraschi la devia appena: Radu non può nulla se non limitarsi a guardare la sfera che si insacca in rete. Gli animi si scaldano e fioccano i cartellini. Juric prova a buttare nella mischia Pandev ma ormai è tardi. Dopo quattro minuti di recupero Abisso manda tutti definitivamente negli spogliatoi.
Il pubblico rossoblù capisce il momento e apprezza la prestazione. A fine il Ferraris regala un lungo applauso di incoraggiamento a Criscito e compagni. Dopo la sosta infatti c'è il derby.
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Genoa-Napoli 1-2, nel pantano del Ferraris un autogol condanna i rossoblù
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