L'asfalto di Genova sembra una gruviera, buchi (buchi, non buche) ovunque che si formano lungo il manto stradale, la terra non tiene e l'asfalto cede formando piccole o grandi voragini. Un pericolo per chi si trova a percorrere la strada. Da levante a ponente fino alle alture della città, i casi sono numerosi.
L'ultimo in termini temporali è quello di via Cesare Battisti nel quartiere di Albaro. Anche qui all'improvviso l'asfalto ha ceduto. Per fortuna nessuno passava in quel momento e non risultano feriti o danni a cose. Se non la paura di trovarsi davanti come se niente fosse a una strada che cede e sprofonda giù per metri. La strada è chiusa al traffico e sul posto i geometri prendono le misure e con gli attrezzi del mestiere valutano la sicurezza dell'area.
Non è la prima volta che succede qualcosa del genere a Genova nelle ultime ore. Ieri infatti la stessa cosa si è verificata a Vesima, nell'estremo ponente cittadino. Anche qui in via Rubens (tratto dell'Aurelia) disagi al traffico elevati all'ennesima potenza. Già, come se i problemi alla viabilità causati dal crollo di ponte Morandi non bastassero. Addirittura in questo caso è una questione risaputa da tempo e sotto costante monitoraggio, come spiegano dal Comune. Ieri però è crollata definitivamente con una voragine che si è aperta interrompendo il percorso. La conseguenza è stata naturale: Aurelia chiusa in quel tratto e ancora disagi per chi si deve spostare.
E nel viaggio tra la gruviera del manto stradale genovese ci spostiamo ancora un po' più su. Ecco che davanti agli occhi si presenta la solita scena: transenne, cartelli stradali di divieto e mezzi meccanici al lavoro. Poco più di due settimane fa infatti anche la strada che porta a San Carlo di Cese, sulle alture di Voltri, ha avuto il medesimo problema. Un crollo dell'asfalto lungo l'argine del torrente: strada impraticabile per auto e moto. In questo caso i lavori per non lasciare isolata la frazione sono iniziati subito, con passerelle e bus predisposti per favorire la mobilità dei residenti. L'obiettivo che Palazzo Tursi si è dato è ripristinare la piena viabilità entro il mese di gennaio.
Tra le cause che provocano questi cedimenti certamente c'è la copiosa pioggia che negli ultimi mesi ha interessato la città. Acqua piovana abbondante che contribuisce a rendere il terreno meno compatto e resistente. La mareggiata di fine ottobre non ha aiutato, questo è il caso ad esempio di via Rubens che si affaccia proprio sul mare. Un dissesto a Genova, favorito anche dalla morfologia del territorio, là dove la strada e l'asfalto sono non di rado poggiati su un terreno scosceso adattato al traffico e alle costruzioni di opere dalla mano dell'uomo. A questi fattori si aggiunge poi spesso un discorso legato alla corretta e costante manutenzione.
Tutte questioni su cui l'amministrazione, già pesantemente gravata dalla gestione del post Morandi, è chiamata a dare risposte e trovare soluzioni. Ma intanto passano i giorni e i disagi e i problemi in città si moltiplicano.
cronaca
A Genova strade come la gruviera: voragini a Vesima e Albaro
Due settimane fa problemi anche a San Carlo di Cese
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