cronaca

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Quattro viadotti e uno sguardo sempre all'insù. A Mele, in piena valle Leira, si vive con la costante preoccupazione per la situazione dei quattro ponti autostradali che passano sopra diverse parti del comune, alcune di queste anche abitate. Una preoccupazione che è aumentata notevolmente dopo il crollo di ponte Morandi del 14 agosto scorso.  Da Nord verso Voltri nel comune di Mele ci sono infatti ben quattro viadotti, si tratta in ordine del Pecetti, del Fado, del Tianin e infine del Grosexio.


Nelle ultime ore l'allarme è scattato soprattutto per il viadotto Pecetti, il più a Nord. Il ponte da dopo il crollo del Morandi è monitorato costantemente. E secondo determinati studi alcune parti dello stesso viadotto potrebbero essere in pericolo. Ma il sindaco di Mele Mirco Ferrando spiga che nessuno lo ha mai avvisato: "A me non è mai arrivata nessuna comunicazioni da Autostrade di potenziali pericoli. A ottobre il ministero dei Trasporti ci ha avvisato che sarebbero iniziati dei lavori su tre di questi viadotti. Da lì però nessuno ci ha più evidenziato la presenza di problematiche".
 

  
Tempo fa alcune segnalazioni sono arrivate per la cadute di calcinacci. E così tra i cittadini aumenta la paura. "Certo che qui si convive male con questa situazione, è molto difficile. I cittadini hanno bisogno di tranquillità. Per questo servono interventi di manutenzione. Negli anni '70 hanno costruito i viadotti ma non hanno pensato alle problematiche che ne sarebbero seguite. Tra queste ad esempio c'è l'acqua di scolo che cade nella zona sotto il ponte e poi ancora ci sono parti dei piloni che sono usurati e spesso cadono i calcinacci, alcuni residenti hanno vissuto dei momenti non belli" spiega ancora il sindaco.


E proprio su questo punto il primo cittadino punta deciso: "Serve soprattutto la velocità delle manutenzioni. Per noi primi cittadini non è facile da gestire. Dobbiamo rispondere ai cittadini ma poi sono Autostrade e il Mit a doverci dare delle risposte in questo senso e se non arrivano...".