
"L'obiettivo più importante è favorire l'autonomia di questi ragazzi - spiega la vicepresidente Viale - che, uscendo dalla tutela una volta raggiunta la maggiore età, rischiano di trovarsi senza punti di riferimento, non potendo contare sulla propria famiglia d'origine. Dopo anche molti anni di accoglienza in comunità, casa famiglia o in famiglia affidataria, è un dovere delle Istituzioni porsi la questione del 'dopo'". La Regione ha chiesto una manifestazione di interesse ai Comuni capofila delle cinque Conferenze dei sindaci, individuando poi quali ambiti della sperimentazione Genova (280 mila euro complessivi) e Savona (120 mila euro), capofila delle Conferenze dei sindaci della Asl3 e della Asl2, in cui risulta il maggior numero di potenziali beneficiari.
IL COMMENTO
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