cronaca

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 Le cinque società dell'Ati che deve demolire i monconi di Ponte Morandi ribadiscono di essere in grado di rispettare i tempi della demolizione e "la propria massima disponibilità ad incontrare le esigenze del Commissario e dei costruttori". In una nota firmata dalla capofila Omini, a nome anche di Fagioli, Vernazza, Ipe progetti e Ireos, viene spiegato che "proseguono le trattative dopo l'incontro tenutosi ieri presso l'ufficio del commissario, nel quale i costruttori e i demolitori si sono riservati la possibilità di valutare le forme contrattuali proposte dal Commissario".


La compagine dei demolitori "ha mostrato la propria massima disponibilità ad incontrare le esigenze del Commissario e dei costruttori, modificando anche alcune metodologie operative e mettendo in campo il numero di risorse adeguato allo scopo con la massima flessibilità di turnazione anche 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, ove applicabile". Per le cinque società dell'Ati "il rispetto dei tempi e della sicurezza sono fondamentali e sono sempre state rispettate, soprattutto considerato il loro lungo e onorato percorso lavorativo.


Ne danno testimonianza i numerosi riconoscimenti ricevuti dalle committenti in tutte le demolizioni ad alto rischio operativo ed ambientale ed in progetti unici quali il relitto Concordia".