
"Gli ossidi di azoto sono un 'tracciante' della combustione dei motori diesel che celano gli inquinanti pericolosi per la salute umana emessi da questa categoria di veicoli come i nitroareni o gli idrocarburi aromatici - spiega -. Gli ossidi di azoto per conto loro non fanno male, il posto più ricco di ossidi di azoto è la cucina quando si mette a bollire la pasta, ma gli ossidi di azoto misurati in ambiente urbano rappresentano il coacervo delle emissioni dei motori diesel.
I dati dimostrano che Genova ha un parco diesel vecchio, mal gestito e abbondante. - commenta il dottore - La cosa tragica è che negli ultimi anni, dal 2014 al 2017, non si nota nessuna diminuzione, vuol dire che è aumentato il traffico veicolare oppure che il parco veicoli è fermo, non c'è un rinnovamento dei mezzi".
E' di 25-30 microgrammi la media annuale delle emissioni di particolato per mc a Genova dal 2010 al 2017 a fronte del limite di legge in vigore in Italia di 40 microgrammi, ma al di sopra del limite di 20 microgrammi stabilito dall'Oms. "Anche tra 20 e 40 microgrammi i dati scientifici dimostrano che c'è un incremento della mortalità umana - sottolinea Crosignani - i limiti di legge in vigore in Italia non proteggono la salute umana".
IL COMMENTO
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