cronaca

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"Siamo qui per portare, in modo rispettoso e civile, la nostra voce e la nostra necessità di tutela della salute" spiega Fabrizio Belotti, presidente del comitato gli abitanti ai confini della zona rossa. 


Prima un presidio davanti a palazzo Tursi, poi un corteo lungo le strade del centro della città: prima tappa in piazza De Ferarri, poi in prefettura dove è atteso l'incontro con il prefetto Fiamma Spena.  In totale circa 200 persone hanno animato il presidio prima e il corteo poi. Si tratta dei rappresentanti delle circa 300 famiglie di via Capello, via Fillak, via Campi, via Porro escluse al momento da ogni risarcimento ma che saranno costretti a vivere per almeno un anno con i disagi creati dal cantiere. Sono arrivati dai pullman con indosso i gillet arancioni che vogliono diventare il simbolo della manifestazione. Gli striscioni srotolati rilanciano lo slogan: 'Salute+ambiente=vita'.

Il raduno in via Garibaldi, poi a sorpresa l'incontro con il commissario alla ricostruzione Marco Bucci. Tra i principali timori degli abitanti quello della possibile presenza di amianto, non tanto nei monconi che verranno abbattuti ma nei vari edifici e manufatti che faranno la stessa fine. "Il nostro è un problema di tutta la città, non solo di una parte, perchè abbiamo deciso di scendere in piazza" racconta una ragazza che sostiene lo striscione. "Siamo dei morti viventi, non c'è nulla attorno a noi solo rumore che dà fastidio e basta" precisa una signora. In testa, davanti agli striscioni i bambini anche loro con i gillet addosso. "Loro sono il nostro futuro, siamo qui per loro e per essere certi che la loro e la nostra salute venga tutelata" sostiene con forza una mamma. Dopo l'incontro con il commissario i rappresentanti del comitato hanno annunciato che verrà effettuato il monitoraggio dell'aria con delle centraline apposite oltre al monitoraggio dell'inquinamento acustico. "Abbiano ottenuto qualcosa e siamo contenti: saranno installate a breve delle centraline per il monitoraggio dell'aria e per l'acustica in modo da avere sotto controllo la situazione" ha spiegato Belotti.

Il corteo poi è giunto in via Roma per l'incontro con il prefetto di Genova Fiamma Spena. Proprio il prefetto ha spiegato che porterà al governo le istanze presentatnte dai manifestanti". Subito dopo il corteo è proseguito in direzione palazzo della Regione.  


IL PERCORSO 

Da Palazzo Tursi in via Garibaldi, sede del Comune di Genova, il corteo si muoverà in direzione piazza Fontane Marose, poi salirà in direzione Prefettura per l'incontro con prefetto Spena. Poi il corteo si muove verso via roma in direzione piazza De Ferrari per il presidio davanti al palazzo della Regione.