
Il raduno in via Garibaldi, davanti a Palazzo Tursi, poi a sorpresa l'incontro con il commissario alla ricostruzione e sindaco Marco Bucci. Tra i principali timori degli abitanti quello della possibile presenza di amianto, non tanto nei monconi che verranno abbattuti ma nei vari edifici e manufatti che faranno la stessa fine. "Il nostro è un problema di tutta la città, non solo di una parte, perchè abbiamo deciso di scendere in piazza" racconta una ragazza che sostiene lo striscione. "Siamo dei morti viventi, non c'è nulla attorno a noi solo rumore che dà fastidio e basta" precisa ancora una signora.
In testa, davanti agli striscioni i bambini anche loro con i gillet arancioni addosso. "Loro sono il nostro futuro, siamo qui per loro e per essere certi che la loro e la nostra salute venga tutelata" sostiene con forza una mamma. Dopo l'incontro con il commissario i rappresentanti del comitato hanno annunciato che verrà effettuato il monitoraggio dell'aria con delle centraline apposite oltre al monitoraggio dell'inquinamento acustico. "Abbiano ottenuto qualcosa e siamo contenti: saranno installate a breve delle centraline per il monitoraggio dell'aria e per l'acustica in modo da avere sotto controllo la situazione" ha spiegato Belotti. Ok anche all'osservatorio per la riqualificazione e la salute. Il primo incontro ha già una data fissata sul calendario: salvo inconvenienti dovrebbe tenersi il 22 febbraio.
Poi il corteo si è spostato in direzione della Prefettura, qui la delegazione è salita per incontrare il prefetto Spena. "Il prefetto - ha spiegato sempre Belotti - si è assunta l'incarico di portare al governo le istanze che le abbiamo presentato". Subito dopo il corteo è proseguito in direzione palazzo della Regione in piazza De Ferrari. Qui l'incontro con il presidente della Regione e commissario all'emergenza Toti che ha garantito ribadito che si farà "promotore di un approfondimento con tutte le strutture interessate e competenti per capire in quale modo, all’interno della legislazione vigente e dei provvedimenti presi, si possa trovare una soluzione soddisfacente per dare loro risposte adeguate”.
IL COMMENTO
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