cronaca

Il governatore e commissario all'Emergenza ospita a Genova nel cuore
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 "L'unica preoccupazione che ho è quella legata un percorso del Decreto Genova con il governo che scelto, a torto o ragione lo vedrà la storia, la strada dell'esclusione del concessionario per la ricostruzione del ponte creando una situazione di contenziosi legali. Autostrade non ha fatto richieste di sospensive. Ove ci fosse un inceppo quello è il meccanismo che può inceppare una macchina che altrimenti andrà. Perchè se si dovesse annullare la nomina del commissario, se di conseguenza si dovessero annullare le firme dei contratti ci troveremo in una situazione che poi certo legislativamente il governo cercherebbe di risolvere ma che andrebbe a produrre alcune difficoltà serie" così a Genova nel cuore il presidente della Regione Liguria e commissario all'Emergenza Giovanni Toti.


E alla domanda su quando finirà l'emergenza Toti è netto: "Finirà solo quando riavremo il ponte, marzo-aprile 2020.  Siamo convinti che questo sarà il primo e unico anno che dovremo vivere senza il ponte. La primissima fase dell'emergenza, quella cioè degli sfollati, dei risarcimenti a loro destinati e dell'inizio del cantiere si è attenuata ma resta comunque tutto da monitorare" ha proseguito Toti.

E poi dallo stesso governatore è arrivato un invito rivolto a tutti, cittadini e giornalisti: "E' un consiglio, cerchiamo di non diventare tutti ingegneri ed esperti di costruzione e demolizioni di ponti, alcune cose di quel cantiere sono molto più avanti di quanto non si crede e vende. Riavere il ponte in tempi rapidi è fondamentale per la Liguria, per Genova e per tutto il sistema Italia" ha concluso il governatore-commissario all'Emergenza di ponte Morandi.