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In media 700 turisti per ogni residente
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4200 abitanti e circa 3 milioni di visitatori all’anno in media, 700 turisti per ogni residente: sono i numeri da shock della turismo delle Cinque Terre. I tre Comuni che ne fanno parte, Riomaggiore, Vernazza e Monterosso, si preparano a fronteggiare una vera e propria invasione che scatterà già a partire dai ponti di Pasqua e del primo maggio: "Abbiamo bisogno di una piattaforma informatica che riesca a gestire una sorta di sistema di prenotazioni, potrebbe funzionare anche con semafori verdi, gialli e rossi per indicare quali sono gli orari e giorni sconsigliati per accedere alle Cinque Terre - spiega il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia - per quanto riguarda i gruppi organizzati sopra un certo numero di persone, mettiamo 30 o 40, visto che sono quelli che creano maggiori problemi di circolazione dei pedoni, questo consiglio si dovrebbe tramutare in un vero e proprio obbligo, mentre per quanto riguarda i turisti fai-da-te in questo caso dovrebbe essere nel loro interesse scegliere le giornate meno affollate".

Il direttore del Parco nazionale delle Cinque Terre, Patrizio Scarpellini, annuncia che il prossimo mese inizierà per la prima volta lo studio dell’Università di Genova che durerà presumibilmente tutta la stagione estiva, per monitorare e quantificare i flussi di turisti in base non solo il numero ma anche alle provenienze e alle tipologie di turismo: fai da te, gita organizzata in pullman, crociere ecc. Scarpellini spiega che lo scorso anno sono arrivati circa 300.000 crocieristi mentre nel 2019 e sono previsti anche il doppio. Al Ministero dell’ambiente è stato aperto un tavolo per trovare soluzioni anche perché - spiega Scarpellini - i singoli sindaci e il parco non hanno i mezzi neppure legislativi per poter imporre determinati provvedimenti, serve qualche cosa di nazionale.

Il sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia parla della necessità di conoscere esattamente da i vettori, compresa Trenitalia, quanti saranno i turisti che arriveranno suo tramite. Senza questo passaggio è impossibile programmare qualsiasi cosa, ma no al numero chiuso - precisa Pecunia. Per quanto riguarda il sindaco di Vernazza Vincenzo Resasco, anche in questo caso un non etto al numero chiuso e un sì ad una programmazione che consenta di evitare anche problemi di sicurezza, come stazioni affollate mentre i Freccia Bianca passano a tutta velocità a pochi centimetri dalla ressa sui binari, e che si finisca a far sí che le Cinque terre si spopolino, diventando solo paesi-cartolina perché i residenti non riescono più a sopportare l’invasione di turisti. Si perder vive così la vera identità del Parco e la bellezza dell’esperienza dei turisti stessi.