
"Su questo abbiamo scoperto un colpevole, che è il governo - spiega Bruno Manganaro, Fiom Cgil Genova - perché i dirigenti di Ilva ci hanno detto che non possono derogare da questa normativa anche se stanno facendo pressione sul governo. Solo una deroga poteva permettere di continuare ad avere una busta unica, ma non c'è stata".
Il problema è che i lavoratori si vedono pagata la cassa integrazione ufficiale da parte di Inps, il resto dello stipendio, invece, viene pagato da Ilva mentre le quote dei lavori di pubblica utilità, a cui aderisce la maggioranza dei lavoratori, sono erogati da Società per Cornigliano.
Per quello che riguarda lo slittamento dei pagamenti, invece, si è arrivati a una soluzione. "Ilva ha assicurato che darà, il primo di ogni mese - sottolinea Alessandro Vella, Fim Cisl - i dati delle persone in cassa integrazione e quelli di chi ha fatto i lavori di pubblica utilità in modo che i lavoratori possano percepire lo stipendio a scadenza".
IL COMMENTO
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