Si sono svolti nella Parrocchia di San Rocco a Vallecrosia davanti a circa duemila persone i funerali della giovane Maria Antonietta Multari, uccisa con 40 coltellate da Luca Delfino venerdì pomeriggio in pieno centro a Sanremo. Grande l'emozione, una delle zie della vittima è svenuta durante la funzione mentre il prete che ha officiato la cerimonia ha riservato parole molto dure contro l'omicida. Sul sagrato della chiesa sono stati esposti alcuni striscioni con attacchi ai magistrati genovesi che non avrebbero arrestato Delfino l'anno scorso dopo la morte di Luciana Biggi. Alle esequie, oltre a parenti, colleghi di lavoro, conoscenti e gente comune ha partecipato anche il sindaco di Vallecrosia Silvano Croese. La salma è stata poi tumulata nel cimitero della città mentre i negozi sono rimasti chiusi un'ora in segno di lutto. L'omicida continua a rimanere in isolamento nel carcere di Valle Armea. Francesco Fronterré, il direttore, ha detto a Primocanale: "Quando l'ho incontrato due giorni fa mi è apparso ancora inconsapevole, ma guardandolo non appare ne' tranquillo ne' sereno". Fronterré ha anche aggiunto che a parte qualche insulto verbale Delfino non avrebbe ricevuto nessuna minaccia concreta dai detenuti. Intanto il reggente della Procura di Genova, avvocato generale Luciano Di Noto, si augura una tempistica rapida con la possibilità di dare entro la fine di agosto una risposta concreta alle richieste che il Ministro della Giustizia Clemente Mastella aveva avanzato in merito all'acquisizione degli atti relativi all'omicidio di Luciana Biggi per valutare se, nel corso di quell'indagine, era stato fatto tutto il necessario.
IL COMMENTO
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