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Metta, 49 anni, ingegnere, è il 'papà' dell'ormai celebre umanoide iCub. E' vice direttore scientifico dell'Iit dal 2016 e vi dirige l'iCub Facility. Laurea e dottorato in ingegneria elettronica a Genova (ma è nato a Cagliari), dal 2012 è professore di robotica cognitiva all'università di Plymouth nel Regno Unito, dopo esperienze al Mit e, ancora, all'università di Genova. Per conto di Iit, ricorda la nota dell'istituto, ha gestito i rapporti con gli enti finanziatori e le relazioni internazionali. Coautore di più di 300 pubblicazioni scientifiche, ha pubblicato nel 2015 il libro 'Umani e Umanoidi' (Il Mulino) insieme a Roberto Cingolani, il fisico che dalla fine del 2005, con l'avvio dell'attività della fondazione (istituita nel 2003), ha letteralmente plasmato l'istituto. In Iit il direttore scientifico è paragonabile a una sorta di amministratore delegato.
E' responsabile dell'attuazione delle strategie e della gestione operativa, con la definizione del piano scientifico, il coordinamento delle funzioni scientifiche e amministrative, e l'attuazione delle delibere del comitato esecutivo. E' soggetto a valutazione annuale da parte del comitato tecnico scientifico e del consiglio stesso. Il consiglio della fondazione che ha deciso la nomina è presieduto da Vittorio Grili e composto da personalità come Francesco Profumo, Alessandro Profumo, Giuseppe Recchi, Lucrezia Reichlin, Pietro Guindani e altri. Nel comitato esecutivo dell'Iit, dove Gabriele Galateri è presidente, oltre all'uscente Cingolani, figura tra gli altri anche l'ex sindaco di Genova Giuseppe Pericu.
IL COMMENTO
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