
La banda è ritenuta responsabile di almeno 79 colpi messi a segno, tra marzo e novembre 2018 ad Asti, Cuneo e Torino con la cosiddetta "tecnica del succhiello": i ladri foravano i serramenti di una finestra con l'attrezzo da falegname e facevano scattare la maniglia con una pinza. Le foto alle ignare vittime prima di scappare. "Sono fissato - dice il capo della banda in un'intercettazione - Sono entrato dentro e ho fatto le foto della figlia".
Le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno preso il via nel 2018. Stando a quanto accertato dagli investigatori, i ladri alternavano i luoghi delle rapine, spostandosi tra comuni e provincie molto distanti tra loro. Durante i colpi indossavano sempre passamontagna e guanti. Nel corso dell'attività investigativa sono state recuperate e restituite ai legittimi proprietari dieci auto e due pistole rubate e sono state sequestrate due pistole di fabbricazione clandestina, utilizzate dalla banda per le rapine.
IL COMMENTO
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