Ora serve un miracolo al Genoa. In attesa di capire se l’Inter avrà bisogno di vincere o no con l’Empoli all’ultima giornata per andare in Champions (scriviamo senza sapere il risultato) i rossoblu’ se finisse oggi il campionato sarebbe in serie B. Il Torino infatti perde in Toscana contro la scatenata squadra di Andreazzoli e il Grifone ha l’acqua alla gola, forse anche piu su. Il pareggio con il Cagliari rischia di non valere nulla e il gol su rigore di Criscito una semplice illusione.
Niente risultati favorevoli, il Genoa dovrà andare a vincere a Firenze, città che evoca sempre brutti ricordi legati a retrocessioni, o magari basterà pure un punto con i viola di Montella peraltro non ancora salvo avendo perso a Parma. Roba vietata ai deboli di cuore, appuntamento drammatico.
D’altronde i processi alla squadra e soprattutto alla società di Enrico Preziosi sono gia’ cominciati da tempo e chi non lo ha fatto è colpevole quanto chi ha combinato i guai. Il Genoa è una polveriera e dopo 12 anni di A è a un passo dal baratro.
Troppi errori che abbiamo gia’ elencato. La cessione di Piatek, ancora prima l’esonero di Ballardini, l’interregno disastroso di Juric e un Prandelli che orfano del polacco non ha saputo mai imprimere una svolta chiara. Il Genoa ha vivacchiato passivamente in attesa di qualche soccorso dal cielo che fin qui non è mai arrivato. I rossoblu’ se si sono ridotti a questo punto a 90’ dalla fine di un campionato in cui hanno avuto persino 13 punti di vantaggio sulla terz’ultima devono solo vergognarsi.
I tifosi sono sul piede di guerra da tempo e vogliono che Preziosi venda subito ad un acquirente serio. Certo la serie B ormai dietro l’angolo dell’ultima curva della stagione non aiuta una cessione di un club con debiti elevati. Dal punto di vista dei conti societari la caduta all’inferno per il Genoa sarebbe piu’ grave che ancora il lato sportivo. Non resta che attendere l’ultima incredibile giornata che sta per arrivare.
Niente risultati favorevoli, il Genoa dovrà andare a vincere a Firenze, città che evoca sempre brutti ricordi legati a retrocessioni, o magari basterà pure un punto con i viola di Montella peraltro non ancora salvo avendo perso a Parma. Roba vietata ai deboli di cuore, appuntamento drammatico.
D’altronde i processi alla squadra e soprattutto alla società di Enrico Preziosi sono gia’ cominciati da tempo e chi non lo ha fatto è colpevole quanto chi ha combinato i guai. Il Genoa è una polveriera e dopo 12 anni di A è a un passo dal baratro.
Troppi errori che abbiamo gia’ elencato. La cessione di Piatek, ancora prima l’esonero di Ballardini, l’interregno disastroso di Juric e un Prandelli che orfano del polacco non ha saputo mai imprimere una svolta chiara. Il Genoa ha vivacchiato passivamente in attesa di qualche soccorso dal cielo che fin qui non è mai arrivato. I rossoblu’ se si sono ridotti a questo punto a 90’ dalla fine di un campionato in cui hanno avuto persino 13 punti di vantaggio sulla terz’ultima devono solo vergognarsi.
I tifosi sono sul piede di guerra da tempo e vogliono che Preziosi venda subito ad un acquirente serio. Certo la serie B ormai dietro l’angolo dell’ultima curva della stagione non aiuta una cessione di un club con debiti elevati. Dal punto di vista dei conti societari la caduta all’inferno per il Genoa sarebbe piu’ grave che ancora il lato sportivo. Non resta che attendere l’ultima incredibile giornata che sta per arrivare.
IL COMMENTO
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