
L'inchiesta era partita da una segnalazione del giudice tutelare a cui la parente di un disabile amministrato da Mina aveva fatto notare anomalie sui conti. Nel caso, dopo la vendita di tre appartamenti per 540 mila euro, nel deposito dell'amministrato dopo alcuni anni c'erano solo 50 mila euro, cifra non giustificata con le spese sostenute dal disabile. Era emerso anche che il legale aveva prelevato da altri 24 conti di minorenni che ricevevano pensioni d'invalidità o di reversibilità. In alcuni casi prelevava direttamente dai conti, in altri si faceva versare sul proprio conto gli assegni di mantenimento o le pensioni senza girarli ai titolari.
IL COMMENTO
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