Novità in casa Carige. I commissari Carige stanno notificando ai sindacati l'avvio della procedura per la discussione del nuovo piano industriale presentato a fine febbraio. La trattativa da contratto deve essere portata a termine entro 50 giorni. Dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni previste i commissari starebbero in particolare formalizzando l'intenzione di concentrare sulla controllata Banca Cesare Ponti tutte le attività nel private dell'istituto.
Sul fronte degli esuberi in Carige sono attese ancora 350 uscite volontarie nell'arco del 2019, come da accordi già siglati dai rappresentanti dei lavoratori e che erano legate al piano dell'allora A.d, Paolo Fiorentino. Questi numeri sono inclusi nella riduzione di organico di 1.250 persone, prevista nel nuovo piano presentato a febbraio dai commissari straordinari, Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener, sulle quali non è ancora tecnicamente partita una trattativa.
Oggi intanto tra i rappresentanti sindacali di Carige e l'azienda si è tenuto un nuovo incontro interlocutorio, dopo uno che si era già tenuto martedì, relativo al possibile utilizzo di Quota 100 per quei 350 dipendenti dei quali è già stata concordata l'uscita. Il ricorso a Quota 100 comporterebbe un costo inferiore per l'istituto con vantaggi economici anche per i dipendenti in uscita, ma al momento non si sarebbe trovato un punto di caduta.
Inoltre, giovedì 6 giugno i rappresentanti sindacali di Carige si riuniranno a Genova con i segretari nazionali e le segreterie di coordinamento per fare un punto comune rispetto alla trattativa con la banca.
Inoltre, giovedì 6 giugno i rappresentanti sindacali di Carige si riuniranno a Genova con i segretari nazionali e le segreterie di coordinamento per fare un punto comune rispetto alla trattativa con la banca.
Per il salvataggio di Carige si guarda alla seconda settimana di giugno. I commissari straordinari dell'istituto continuano intanto a esplorare tutte e quattro le strade possibili per un salvataggio 'privato': l'ipotesi di un intervento nella banca di uno o più fondi, un'operazione con una singola banca, un'operazione con più banche o un salvataggio misto banche-fondi.
Filtra l'auspicio dei commissari di avere novità nella seconda metà di giugno. Si attende che comunque il dossier si definisca entro fine giugno e se uno o più soggetti tra quelli oggi in partita dovessero essere disponibili a proseguire nella valutazione, sarebbero necessari dei tempi tecnici, incluso quello per fare la 'due diligence'. Da lì l'attesa di una svolta già la prossima settimana.
Filtra l'auspicio dei commissari di avere novità nella seconda metà di giugno. Si attende che comunque il dossier si definisca entro fine giugno e se uno o più soggetti tra quelli oggi in partita dovessero essere disponibili a proseguire nella valutazione, sarebbero necessari dei tempi tecnici, incluso quello per fare la 'due diligence'. Da lì l'attesa di una svolta già la prossima settimana.
IL COMMENTO
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