
Salvatore Lucia, che diceva di essere in possesso di un testamento olografo da Rosa Maria, rivendicava il cinquanta per cento dell'eredità. A chiamare in causa l'uomo - sia in sede civile che penale - è stato Pietro Agnesi, cugino alla lontana delle due sorelle, che afferma di essere in possesso di due testamenti, uno di Caterina e l'altro di Maria Rosa, antecedenti a quello di Lucia.
Nei confronti di Salvatore Lucia, condannato anche in base a una perizia grafologica, il giudice ha disposto anche una provvisionale di duemila euro. "Aspettiamo le motivazioni e la sentenza verrà appellata - ha detto il difensore dell'imputato Enrico Amalberti -. Nel corso dell'esame, il mio assistito ha raccontato nei dettagli la storia, dimostrandosi credibile".
IL COMMENTO
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