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Il Comune di Genova a seguito del crollo del Ponte Morandi aveva deciso di intraprendere un processo di rigenerazione urbana non soltanto per ricostruire il manufatto distrutto, ma per riqualificare la parte di città colpita dall'evento.
Lo strumento che è stato scelto è il concorso "Il parco del ponte", bandito dal Comune in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Genova e il Consiglio Nazionale degli Architetti (CNAPPC): 31 in totale le proposte pervenute, 6 i finalisti scelti nel giugno di quest'anno e chiamati a produrre un approfondimento con planimetrie, foto aeree, render, sviluppi progettuali, illustrazione tecnica e relazione economica. La consegna del progetto esecutivo è prevista per la fine di febbraio del prossimo anno.
Una parte di città ferita dal crollo di ponte Morandi sarà rigenerata da una alternanza tra aree produttive e spazi verdi, piazze, aree sportive, percorsi ciclabili e pedonali. "Il tema era difficilissimo. Il Polcevera è una porta prima che una valle. Dopo il tragico crollo del ponte, riparte da questo parco e da questo nuovo collegamento per un grande atto di fondazione che dal mare percorre la valle e sale su in collina, stabilendo nuovi principi di orientamento e di centralità che sappiano trovare nel profumo, nella luce, nell'acqua e nella vegetazione quell'armonia ligure che è unica e indimenticabile", ha concluso il presidente della giuria Franco Zagari.
Per Giuseppe Capocchin, presidente del consiglio nazionale dell'Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori, che ha collaborato alla redazione del bando, "l'esito del concorso dimostra come, attraverso l'utilizzo di questa tipologia di affidamento progettuale, si riesca ad ottenere qualità, partecipazione 'allargata' alla soluzione e tempi rapidi e certi".
IL COMMENTO
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