economia

Delle Piane: "Serve l'immediato sblocco dei cantieri già finanziati"
1 minuto e 54 secondi di lettura
Prosegue la crisi nel settore delle costruzioni, decimato negli ultimi 10 anni. Solo nel 2019 a Genova il comparto ha visto cessare l'attività di altre 60 imprese e gli operai ridursi di 82 unità. Dal 2009 a oggi, sempre a Genova, gli operai si sono ridotti del 26%, scendendo di quasi 3 mila unità su 11.500, hanno chiuso 730 imprese su 2.300 e la massa dei salari è scesa di 62 mila euro annui.


"Un bilancio spaventoso, un'ecatombe che non si arresta. La caduta è diminuita per intensità a Genova, ma continuiamo a perdere. E un dato che deve far riflettere è che se abbiamo perso 60 imprese e 82 lavoratori, significa che ormai le imprese hanno mediamente poco più di un addetto ciascuna, quindi si è distrutto un settore", spiega Filippo Delle Piane, presidente di Ance Genova che questa mattina insieme ai sindacati - Andrea Tafaria della Filca-Cisl, Federico Pezzoli, Fillea-Cgil e Mirko Trapasso Feneal Uil - a Vito Mangano di Confartigianato costruzioni e Pasquale Meringolo di Cna costruzioni Genova, ha lanciato il grido di allarme.


Cosa fare per invertire la rotta? "Immediato sblocco dei cantieri già finanziati, rapide decisioni sulla realizzazione di infrastrutture imprescindibili quali la gronda, aumento delle risorse destinate all'edilizia sanitaria e scolastica, alla lotta al dissesto idrogeologico e alla rigenerazione urbana", prosegue Delle Piane.


E poi c'è il commissario per far ripartire il nodo ferroviario. "Lanciamo un appello al nuovo governo per nominare un commissario, perché si tratta di un'opera strategica e non portarla a termine rischierebbe di rendere inutile il Terzo Valico" sottolinea Pezzoli. I sindacati incontreranno i capigruppo in Comune e Regione proprio per cercare di trovare una soluzione.


"Bisogna risolvere anche la piaga del dumping contrattuale: recentemente è uscita una circolare dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che finalmente mette in chiaro gli obblighi di applicazione del contratto collettivo dell’edilizia per le imprese operanti nel settore e anche i relativi obblighi di iscrizione alla Cassa edile. Tutti devono rispettare questa normativa e chiederemo un incontro agli organi preposti affinché vigilino. Non ci possono essere casi in cui si applicano contratti metalmeccanici, agricoli, multi servizi e addirittura colf o badanti facendo concorrenza sleale alle imprese, mettendo in discussione la sicurezza dei lavoratori”, spiega Andrea Tafaria, Segretario Generale Filca Cisl Liguria.