In Liguria ci sono circa 15.000 giovani under 25, che si prendono cura di un componente della propria famiglia bisognoso di assistenza, con conseguenze anche pesanti sul rendimento scolastico, sulle opportunità lavorative e di inclusione sociale, tanto che circa il 6% afferma di essere bullizzato.
Per sostenere i cosiddetti 'caregiver', rafforzare le loro competenze, individuare percorsi e approcci innovativi anche attraverso la promozione della cultura della cura con laboratori specifici nelle scuole, è stato firmato un protocollo d'intesa tra Regione Liguria, Ufficio scolastico regionale, Consulta regionale handicap e Cooperativa sociale "Anziani e non solo". Punto di partenza è la necessità di condividere competenze, percorsi e approcci innovativi per rafforzare le competenze e sostenere chi cura, a partire dal Protocollo nazionale firmato dal ministero dell'Istruzione e dalla stessa cooperativa.
"Quello di oggi è un importante passo avanti vogliamo intervenire per non lasciare soli questi ragazzi. Ma non basta. Oltre ad intercettare chi ha bisogno di sostegno, vogliamo anche agire sul fronte dell'informazione e del supporto psicosociale per questi ragazzi che troppo spesso restano invisibili", afferma la vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale.
Fondamentale diventa il coinvolgimento delle scuole perché "gli insegnanti possono essere preziose 'sentinelle' e riconoscere per primi gli studenti che hanno anche responsabilita' di cura, costituendo per loro un punto di riferimento e di orientamento verso i servizi offerti sul territorio e sensibilizzando gli altri docenti e i compagni anche per prevenire fenomeni di emarginazione", sottolinea l'assessore regionale a Istruzione e Formazione, Ilaria Cavo.
La Liguria è la Regione con il processo di invecchiamento più alto d'Italia e d'Europa: con il suo 28% di anziani sopra i 65 anni, si colloca al primo posto su scala nazionale, ben al di sopra della media. A livello nazionale, a fronte di 3 milioni di non autosufficienti, di cui gli anziani sono la grandissima prevalenza, la cura è prestata da 7 milioni di familiari, 1,5 milioni di assistenti familiari retribuite, 350.000 operatori sociosanitari qualificati, 2 milioni di volontari, oltre al personale sociosanitario dei servizi professionali.
In Liguria, si stima che siano 220.000 i familiari con carichi significativi di cura, di questi 45.000 con un carico di cura superiore alle 20 ore settimanali. Ma i dati sono sottostimati perché spesso i caregiver sono 'invisibili': solo il 13% riceve aiuto formale dai servizi, mentre il 26% denuncia problemi fisici e il 16% anche problemi di tipo psico-emotivo.
cronaca
Welfare, 15mila giovani in Liguria aiutano nonne e disabili
Viale: "Importante passo avanti"
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