
Per sostenere i cosiddetti 'caregiver', rafforzare le loro competenze, individuare percorsi e approcci innovativi anche attraverso la promozione della cultura della cura con laboratori specifici nelle scuole, è stato firmato un protocollo d'intesa tra Regione Liguria, Ufficio scolastico regionale, Consulta regionale handicap e Cooperativa sociale "Anziani e non solo". Punto di partenza è la necessità di condividere competenze, percorsi e approcci innovativi per rafforzare le competenze e sostenere chi cura, a partire dal Protocollo nazionale firmato dal ministero dell'Istruzione e dalla stessa cooperativa.
"Quello di oggi è un importante passo avanti vogliamo intervenire per non lasciare soli questi ragazzi. Ma non basta. Oltre ad intercettare chi ha bisogno di sostegno, vogliamo anche agire sul fronte dell'informazione e del supporto psicosociale per questi ragazzi che troppo spesso restano invisibili", afferma la vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale.
Fondamentale diventa il coinvolgimento delle scuole perché "gli insegnanti possono essere preziose 'sentinelle' e riconoscere per primi gli studenti che hanno anche responsabilita' di cura, costituendo per loro un punto di riferimento e di orientamento verso i servizi offerti sul territorio e sensibilizzando gli altri docenti e i compagni anche per prevenire fenomeni di emarginazione", sottolinea l'assessore regionale a Istruzione e Formazione, Ilaria Cavo.
La Liguria è la Regione con il processo di invecchiamento più alto d'Italia e d'Europa: con il suo 28% di anziani sopra i 65 anni, si colloca al primo posto su scala nazionale, ben al di sopra della media. A livello nazionale, a fronte di 3 milioni di non autosufficienti, di cui gli anziani sono la grandissima prevalenza, la cura è prestata da 7 milioni di familiari, 1,5 milioni di assistenti familiari retribuite, 350.000 operatori sociosanitari qualificati, 2 milioni di volontari, oltre al personale sociosanitario dei servizi professionali.
In Liguria, si stima che siano 220.000 i familiari con carichi significativi di cura, di questi 45.000 con un carico di cura superiore alle 20 ore settimanali. Ma i dati sono sottostimati perché spesso i caregiver sono 'invisibili': solo il 13% riceve aiuto formale dai servizi, mentre il 26% denuncia problemi fisici e il 16% anche problemi di tipo psico-emotivo.
IL COMMENTO
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