cronaca

Il ministro degli Esteri e leader del M5s: "Avanti con la revoca delle concessioni"
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Luigi Di Maio su Fb definisce "lettera surreale" quella di Luciano Benetton ai giornali "in cui prende le distanze da Autostrade. Ma vi pare possibile? È ridicolo", afferma il capo politico M5s. "Non c'è niente da fare, davanti ai morti (del Ponte Morandi, ndr) si girano dall'altra parte, ma appena gli tocchi il portafogli impazziscono - aggiunge -. Per noi la strada è tracciata. Le famiglie delle vittime del Ponte Morandi chiedono e devono avere giustizia". "Sulla revoca della concessione tireremo dritti", assicura Di Maio.


Ditemi voi se è normale che a un anno e mezzo di distanza dalla tragedia del Ponte Morandi, l'uomo che per primo si è arricchito alle spalle degli italiani chiudendo un occhio sui mancati interventi di manutenzione da parte della sua società, oggi si improvvisi in un appello alla pace e al bene - scrive Di Maio -. Contro le campagne d'odio, come ha detto lui stesso. Perché Luciano Benetton non va a dirlo alle famiglie delle vittime del Ponte Morandi? Perché non si spese allo stesso modo per scusarsi? Perché non è intervenuto prima quando perizie, indagini e approfondimenti hanno rivelato dettagli sconcertanti anche su un "rischio crollo" già comunicato anni prima e ignorato dalla sua società?".

"Guarda il caso, i Benetton alzano la voce proprio ora che sentono di poter perdere i loro contratti milionari, ottenuti grazie al silenzio di una classe politica complice e inadeguata", afferma il ministro degli Esteri. "Per noi la strada è tracciata. Le famiglie delle vittime del Ponte Morandi chiedono e devono avere giustizia. Vogliamo che i soldi dei pedaggi autostradali vadano nella manutenzione di strade e ponti, non in qualche cassa di partito. Il MoVimento 5 Stelle non si fermerà. Il governo non si fermerà".