
Introdotto anche un punto in base al quale una quota massima del 50% degli appartamenti disponibili sarà assegnato a famiglie al di sotto della soglia di povertà, mentre per le restanti abitazioni si procederà in base alla graduatoria. Determinate categorie avranno punteggi più alti, come i nuclei con persone over 65, malati gravi e disabili, genitori separati o divorziati, appartenenti alle forze dell'ordine, persone che hanno subito sfratto. I bandi, a partire del Comune, saranno pubblicati con cadenza biennale e non quadriennale. Nelle attuali graduatorie sono in attesa di una 'casa popolare' circa 2400 famiglie.
IL COMMENTO
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