Continua l’opera di prevenzione e repressione in ordine al contrasto di attività illecite legate al fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti, disposta dal Comando dei Carabinieri di Sarzana, quotidianamente impegnati per garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Il Comandante della Stazione Carabinieri di Calice al Cornoviglio nei giorni scorsi ha avuto notizia di movimenti sospetti nei boschi calicesi. Insieme ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Sarzana, che alle 22.00 circa di ieri sera, dopo diversi giorni di prolungati servizi di appostamento ed osservazione in abiti borghesi in mezzo al bosco, hanno individuato il bivacco che un cittadino marocchino, in Italia senza fissa dimora, aveva impiantato ed utilizzava come base operativa per incontrarsi con giovani tossicodipendenti della Val di Vara ai quali vendeva la cocaina.
Poiché i movimenti tra la macchia non potevano passare inosservati, da qualche giorno i carabinieri si erano appostati in attesa di una mossa falsa dello spacciatore.
L’uomo si era ben organizzato tra la fitta vegetazione, con tanto di tenda per dormire e batteria per ricaricare il cellulare usato per i contatti con i clienti, in modo da poter proseguire a lungo nella sua illecita attività, bruscamente interrotta dall’intervento dei carabinieri.
Tratto in arresto, dopo una nottata in caserma, nella mattinata di oggi l’uomo è stato condotto davanti al giudice della Spezia per l’udienza direttissima di convalida del fermo.
IL COMMENTO
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