
"Nel cuore di Genova da sempre è scritta la via del mare, ma è anche scritta la via del nord. I forti che, sui nostri monti la circondano come una corona, devono vedere una città che si espande non tanto nello spazio che è esiguo, ma nel movimento, nelle vie di comunicazione, vie di commercio e di incontro, di scambio e di sviluppo", ha aggiunto il cardinale. Bagnasco fa anche un'altra considerazione: "La nostra regione sembra avere la media di ricchezza più alta d'Italia, una ricchezza che sempre più e meglio deve circolare per creare lavoro, occupazione, sviluppo, benessere per tutti. È un dovere morale".
Famiglia, lavoro e cultura: sono i tre temi a cui deve pensare la politica secondo il cardinale di Genova e presidente dei vescovi europei Angelo Bagnasco. "Ci auguriamo che la politica risponda alle giuste aspettative del nostro popolo: aspettative che tutti riconoscono nelle priorità del lavoro, della famiglia e della cultura. Le tre urgenze devono essere perseguite senza ritardi o distrazioni di nessun genere: quando si tratta di questioni di fondo per il bene di una Nazione, ogni interesse di parte, ogni ricerca di consenso a scapito della ragionevolezza, devono cedere il passo all'obiettivo generale. Non importa da dove provenga una proposta: se è buona tutti devono riconoscerla e condividerla, perché lo scopo non è intestarsi dei meriti, ma rispondere alle esigenze oggettive della gente", ha detto Bagnasco. "Agire diversamente è lontano dalla buona politica, lontano dall'onore che ogni politico, investito di responsabilità, deve avere come recita la Costituzione". E parlando della famiglia ha aggiunto: "uno Stato avveduto non 'sostiene' la famiglia, ma 'investe' sulla famiglia. L'istituto familiare non può appartenere a nessun dicastero: la sua centralità è talmente onnipresente che dovrebbe essere all' attenzione diretta dell'autorità di vertice. Affermare e promuovere questa centralità morale e politica è dovere della comunità cristiana e servizio allo Stato e alla società.
"Ovunque nel mondo, la faziosità, la delegittimazione come metodo, l'improvvisazione, lo scontro urlato anziché il confronto civile, l'uso degli slogan - metodo indegno della ragione -, la sudditanza ai luoghi comuni&hellipavvelenano l'aria dei Popoli" ha detto ancora il cardinale Angelo Bagnasco riferendosi agli uomini politici. Certi comportamenti, dice Bagnasco "fomentano sospetti e pregiudizi antireligiosi, razziali, xenofobi, che sarebbe grave fossero strumentalizzati da chiunque, ma sarebbe altrettanto grave non riconoscere e non condannare pubblicamente, reagendo con un ben più grande lavoro educativo. E' sempre più chiaro che la finanza è oggi troppo invasiva, che deve fare un passo indietro rispetto all'economia reale: essa è necessaria, ma oggi risponde al criterio del massimo profitto nel minor tempo possibile. Quando la finanza lega la politica a sé fino a imporre le sue dinamiche, non solo la condiziona in modo indebito, ma finisce per strangolarla. Come spesso oggi si vede nel mondo" ha concluso il cardinale Bagnasco.
IL COMMENTO
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