
Può essere offerta già alla diagnosi della malattia alle persone con la forma cosidetta non a piccole cellule, la più diffusa nel nostro Paese.
L’approvazione di questo trattamento innovativo ha aperto nuovi scenari di cura per il tumore al polmone che in Liguria conta più di 1.500 nuovi casi all’anno spesso diagnosticati in fase avanzata. Un più ampio numero di pazienti potrà infatti beneficiare dell’immunoterapia in prima battuta poiché è possibile utilizzare la combinazione anche in coloro che hanno livelli del marcatore PD-L1 inferiori al 50 per cento, nei pazienti negativi e in quelli nei quali non è stato possibile determinare il PD-L1.
Un aggiornamento in merito è stato dato durante il Convegno “Innovazione e sostenibilità nel carcinoma polmonare confronto tra gli esperti”, organizzato da Motore Sanità con il contributo incondizionato di MSD, che ha visto la partecipazione delle istituzioni, dei clinici e delle associazioni di pazienti.
IL COMMENTO
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