
Nel frattempo il sindaco di Genova conferma che "prevediamo tutto il ponte visibile a metà marzo e, ovviamente, l'apertura, entro la fine della primavera". Marco Bucci lo ha detto, in veste di commissario per la ricostruzione del ponte Morandi, a margine della tavola rotonda "Infrastrutture: per lo sviluppo e la crescita del Paese" al Centro Studi Cisl di Fiesole, in provincia di Firenze, Bucci ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un aggiornamento sui tempi del nuovo ponte.
Per quanto riguarda le concessioni, Bucci ha spiegato che "il rapporto con Autostrade per l'Italia non ha niente a che vedere con il ponte", e ha puntualizzato che "Autostrade sta pagando il ponte, noi facciamo fatture mensili sullo stato di avanzamento dei lavori e Autostrade ha sempre pagato sino ad adesso, e sono certo che continuerà a farlo in futuro" e "noi poi, in funzione di ciò che deciderà il ministero, consegneremo il ponte a chi sarà il concessionario".
Ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla funzionalità del modello di commissariamento di Genova, Bucci ha sottolineato che "l'unica cosa sbagliata è il termine commissario. In genere si dà un'accezione che evoca la pulizia di un sistema al termine commissario, qualcuno che deve intervenire perché c'è qualcosa che non va. In questo caso invece il termine commissario andrebbe sostituito con project manager, cioè una persona che ha in carico totalmente il progetto".
"Questo sistema è adottato da tutte le aziende del mondo e funziona, perché permette di avere le deleghe e i poteri per portare a termine il lavoro", ha aggiunto Bucci. "Non c'è niente di male ad applicarlo in Italia come modello generale, non come eccezione, cercando di non prendere scorciatoie, eliminando la sicurezza, eliminando i controlli, eliminando l'anticorruzione, l'antimafia: non è questo il modo di lavorare, ma facendo le cose in parallelo, cercando di ottimizzare i tempi e le risorse. Se si facesse anche in Italia, sarebbe un grande passo avanti", ha concluso il primo cittadino.
IL COMMENTO
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