cronaca

Il segretario generale Cgil alla commemorazione di Guido Rossa
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"Nel gesto di Guido Rossa c'era anche un'idea di difesa dell'azienda ma c'era, e non lo dico in termini polemici rispetto a quello che ha detto l'amministratore delegato, un'idea di intendere l'azienda come una cosa in cui il lavoro e le persone hanno una loro centralità. C'è la democrazia perché c'è il lavoro". Così Maurizio Landini, segretario della Cgil, è intervenuto durante la commemorazione di Guido Rossa nello stabilimento ArcelorMittal di Cornigliano. "Quando viene meno il lavoro e quando si riducono i diritti delle persone che lavorano, la democrazia e' a rischio" ha detto il leader della Cgil.

"Ancora non ci hanno convocato", ha proseguito Landini in vista della scadenza del 7 febbraio col rinvio della causa tra ArcelorMittal e l'ex Ilva. La decisione era arrivata dal Tribunale di Milano dopo una richiesta congiunta delle due parti che hanno firmato un'intesa di base per la negoziazione che si svolgerà al fine di raggiungere un accordo vincolante per il rilancio del polo siderurgico con base a Taranto. "Trovo singolare che pensino di fare accordi senza il consenso delle organizzazioni sindacali. Abbiamo un accordo approvato e firmato dal 90% dei lavoratori. Dev'essere chiaro al governo e ad ArcelorMittal che qualsiasi accordo e discussione dev'essere realizzata con il consenso di tutte le persone che rappresentiamo", ha ribadito Landini.

Per il segretario generale della Cgil "la situazione è difficile anche perché non c'è ancora un tavolo di trattativa. Dev'essere molto chiaro ad ArcelorMittal e al Governo che vogliamo che venga applicato l'accordo che abbiamo firmato e vogliamo poter discutere di un piano industriale serio che garantisca il lavoro e lo sviluppo di un gruppo così importante. Credo che sarebbe importante che il governo convochi le organizzazioni sindacali e apra un vero confronto su quello che intendono fare. A oggi abbiamo non abbiamo un quadro preciso di quello che può venir fuori e sappiamo che c'è una scadenza il 7 febbraio, visto che tra governo e ArcelorMittal è aperto un contenzioso giuridico", ha concluso.

Anche Luca Maestripieri, segretario Cisl Liguria, era presente alla commemorazione del sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse. “L’esempio che ci ha dato Guido Rossa nelle sua quotidianità è stato quello del massimo rigore e della più assoluta coerenza: la stessa che oggi chiediamo a chi ha preso impegni e sottoscritto accordi, e che non vuole più mantenere. Ma il sindacato deve andare avanti fino al risultato, con lo stesso rigore di Guido , nessuno di noi si girerà comodamente dall’altra parte”, ha detto nel suo intervento.

"Questo fatto è scritto nella storia della nostra fabbrica, della nostra citta'. È la fabbrica che ha vinto il terrorismo. È la fabbrica di Guido Rossa ma anche la fabbrica che ha segnato battaglie di lotta e unita' sindacale. Genova è una città di mare con gente fiera e noi siamo fieri di essere genovesi". Così il rappresentante unico sindacale di ArcerlorMittal Genova, Armando Palombo, nel suo intervento. Oltre agli operai e ai rappresentanti delle istituzioni locali, come di consueto era presente una folta rappresentanza di studenti della scuola media Gastaldi e delle superiori Odero, Pertini, Gastaldi-Abba.