economia

4 minuti e 8 secondi di lettura
 L'assemblea degli azionisti Carige ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell'istituto: Vincenzo Calandra Buonaura presidente e Angelo Barbarulo vice presidente. In consiglio entra anche Francesco Guido, che secondo le attese sarà il nuovo Ad. In cda, dalla lista del Fitd, anche Sabrina Bruno, Lucia Calvosa, Paola Demartini, Miro Fiordi, Gaudiana Giusti e Francesco Micheli. Per la lista presentata da Ccb risulta eletto Leopoldo Scarpa.

"Non sapevo nulla, non avevo ricevuto nessuna informazione fino alla giornata di ieri, ne ho appreso ieri a metà giornata". Lo ha detto Fabio Innocenzi, commissario Carige, parlando dell'avviso di chiusura indagini notificatogli ieri nell'inchiesta sulla truffa finanziaria ai danni di risparmiatori tramite Sofia sgr e in cui Innocenzi figura come ex ad pro tempore di Ubs Spa ed ex consigliere delegato di Ubs Europa. Il tema è stato sollevato nel corso dell'assemblea Carige da un piccolo azionista dell'istituto ligure. "Ho appreso che sono in questa vicenda come legale rappresentante di altra banca - ha chiarito Innocenzi -. Ovviamente non potrei dire nulla, ma neanche conosco il singolo nome e mi accingerò da domani a leggere che cosa mi viene imputato". Quanto al fatto che qualcuno dei soggetti coinvolti in Carige sapesse della vicenda, "ovviamente se non ero informato io - ha chiarito Innocenzi -, non erano informati neanche i miei colleghi e neanche gli azionisti".

Il commissario straordinario di Carige Raffaele Lener si è detto certo che l'istituto, oggi all'ultimo giorno di commissariamento, farà gli accantonamenti eventualmente necessari per la causa avviata dalla Malacalza Investimenti contro l'istituto, Fitd-Svi e Ccb. "Sono certo che gli accantonamenti saranno effettuati in conformità ai principi contabili internazionali applicabili, ovviamente in base a una valutazione del grado di probabilità di soccombenza della banca", ha affermato Lener, interpellato in assemblea da un azionista sull'azione da oltre 480 milioni avviata dall'ex primo socio dell'istituto che contesta il salvataggio. La decisione su eventuali accantonamenti spetterà ovviamente al nuovo cda eletto oggi in assemblea.

L'intervento del Fondo interbancario in Carige nasce dagli accantonamenti "imprevisti" della trimestrale del novembre 2018 e dal fatto che "l'azionista di maggioranza (allora la famiglia Malacalza, ndr) non si era dichiarato disponibile" a far fronte "alla necessità di un primo apporto esterno", su cui è poi intervenuto lo Schema volontario del Fitd sottoscrivendo "il bond subordinato da 320 milioni che avrebbe dovuto essere convertito nell'assemblea successiva": E' questa la ricostruzione del commissario straordinario Pietro Modiano nell'assemblea dell'istituto che con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione sancisce la fine del commissariamento. "Nella trimestrale approvata il 12 novembre 2018 il cda nominato il 20 settembre, due mesi e poco più dopo l'insediamento, si è trovato di fronte alla necessità di accantonare 200 milioni di euro non previsti, dopo che una ispezione di Bce aveva identificato la necessità di accantonamenti che il cda precedente in approvazione della semestrale non aveva recepito" interamente, "senza dare conto della discrepanza tra il richiesto e l'effettivamente accantonato". "Il cda si è trovato di fronte alla necessità di coprire 200 milioni di perdite impreviste, la banca che aveva subito una altrettanto imprevista riduzione di rating da parte di Fitch un mese e mezzo prima". "Il Fitd lì ha salvato per la prima volta la banca", ha detto Modiano. Quanto all'aumento sottoscritto nel dicembre 2019 "non è stata una operazione privata normale, ma una operazione privata di salvataggio. La banca è stata salvata con il ramo obbligatorio del Fitd", ha sottolineato il commissario Fabio Innocenzi.

Protesta del tutto inedita su Carige da parte di un piccolo azionista, l'imprenditore Luigi Barile - celebre al Nord Ovest per l'omonima grappa -, che ha utilizzato per "un minuto di silenzio" uno dei cinque a lui assegnati per intervenire nell'assemblea della banca. Le quote di Barile e degli altri vecchi soci sono state 'spianate' nella ricapitalizzazione di salvataggio da 700 milioni realizzata grazie al Fondo interbancario e alla trentina Cassa centrale banca, in un riassetto che ha escluso gran parte dei diritti di opzione dell'azionariato preesistente senza prevedere forme di ristoro. Sono invece state previste 10 miliardi di azioni gratuite a chi fosse presente all'assemblea di settembre che ha approvato l'aumento. "L'unico obiettivo era estromettere Malacalza e tutti gli altri azionisti", ha detto Barile contestando nuovamente il riassetto, come già all'assemblea di settembre 2019. "Pentitevi di quello che avete fatto", ha detto rivolgendosi ai commissari. Dopo gli oltre 20mila soci Carige registrati in proprio o per delega all'assemblea di quattro mesi fa, erano solo poche centinaia i piccoli soci presenti all'assemblea odierna, poche decine presenti di persona, e per una volta concordi contro il riassetto che pure non era tema all'ordine del giorno. Per un'idea della diluizione generata dal riassetto, Malacalza è passato dal 27,55% a poco più del 2% del capitale. L'istituto fa ora capo per l'80% circa al Fitd, con un 8,3% di Ccb.