cronaca

La vicenda dell'alta Val Polcevera
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 "In un'ottica di leale collaborazione istituzionale la Città Metropolitana non proseguirà l'azione giudiziaria". Dopo le polemiche dalla Città metropolitana di Genova arriva la retromarcia.


I fatti riguardano una grave frana, a sud dell’abitato di Isoverde a Campomorone. Lo scorso 10 dicembre, con un'ordinanza specifica, il sindaco di Campomorone, Giancarlo Campora, ingiungeva a Città Metropolitana, proprietaria della strada e ai privati, proprietari dei terreni soprastanti, l’intervento con urgenza. Era quello un fronte che gravava sulla provinciale 6 di Isoverde da oltre un anno. La causa: pericolo incombente per chi transitava sulla strada.


La carreggiata imponeva il senso unico alternato con semaforo. A peggiorare la situazione, il fatto che l’arteria risultasse l’unica via al servizio del cantiere del Terzo Valico di Cravasco e delle Cave con segni evidenti di cedimento dell’unica corsia di marcia. Città Metropolitana, a seguito dell’ordinanza, interveniva e metteva in sicurezza la strada, riaprendola nelle due corsie di marcia. Poi la sorpresa: il sindaco metropolitano, Marco Bucci con un ricorso al Tar presentato contro l’ordinanza del sindaco Giancarlo Campora, chiedeva il “risarcimento dei danni subiti e subendi dalla Città Metropolitana di Genova in conseguenza dell’Ordinanza impugnata”.

Come detto, dopo le polemiche ora arriva la svolta con la decisione dell'ente metropolitano di non presentare il ricorso. Marcia indietro dunque? Ni. Nella nota sono infatti specificate due cose precise: la prima è l'impegno economico sostenuto per i lavori per un valore totale di 100 mila euro. La seconda fa capire che la vicenda in realtà andrà avanti ancora per le lunghe. Nero su bianco si legge infatti che "al termine dei lavori di completamento (l'ente ndr) chiederà a chi di competenza il rimborso delle spese sostenute in relazione ai lavori eseguiti". Insomma, sinergia tra enti sì, ma non troppo quando ci sono di mezzo i soldi.