cronaca

L'obiettivo è capire quale sia la volontà degli attivisti
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Attivisti del M5s liguri riuniti a Genova, al Cap di via Albertazzi con gli eletti grillini espressione del territorio e il 'facilitatore' regionale Marco Mesmaeker sul futuro del Movimento nelle prossime regionali in Liguria. In realtà, viene spiegato, dalla riunione non uscirà nessuna decisione definita: si punta solo a tastare il polso agli attivisti, capire quale sia la volontà della base, che in Liguria appare divisa più che mai. Nessuna decisione, dunque, e nessun voto. Sono poco meno di 200 gli attivisti presenti alla riunione contro i circa mille che hanno votato su Rousseau al ballottaggio tra Salvatore e Malivindi.


Anche se in ballo c'è una questione di non poco conto: l'alleanza con il Pd in Liguria, osteggiata dai vertici pentastellati, compreso Davide Casaleggio, che puntano su Alice Salvatore, quindi su una candidatura interna peraltro già votata su Rousseau con quello che in molti hanno etichettato come un 'blitz'. L'indicazione di Salvatore non vede d'accordo gli eletti. Prova ne è la proposta al capo politico messa nero su bianco e firmata da 6 parlamentari liguri su 8 e da 2 consiglieri regionali su 4. Si chiede di dare immediatamente voce agli iscritti, attraverso un voto su Rousseau, su un ''progetto civico per la Liguria finalizzato - si legge - a sottoporre ad altre forze politiche l'adesione ad un programma elaborato dal Movimento 5 stelle Liguria, sulla base del quale sostenere alle elezioni regionali un candidato Presidente civico garante di tale progetto''.


Sabato la manifestazione a Roma dei 5Stelle contro i vitalizi. La piazza romana sembra aver espresso il suo verdetto: "niente alleanze". E sarà difficile non tenerne conto. Insomma, la strada per un'intesa con i dem appare decisamente in salita. Dopo l'assemblea genovese, la palla passerà comunque al capo politico 'reggente' Vito Crimi. Sono tre le strade possibili: la prima, quella più gradita ai vertici e in particolare a Casaleggio, è per chiudere le porte al centrosinistra e confermare Alice Salvatore come candidata del Movimento; la seconda, caldeggiata dagli eletti, prevede di mettere ai voti su Rousseau la possibilità di un accordo politico coi partiti del campo progressista; la terza, decisamente improbabile, porterebbe a bypassare la piattaforma online e intavolare una trattativa con gli esponenti romani del Pd che da mesi tentano di aprire il dialogo per un'intesa in chiave riformista