cronaca

Per tutta la durata di chiusura per scuole e corsi di formazione professionale
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Regione Liguria ha inviato una comunicazione ai propri dipendenti per l'attivazione dello smart working. "Due situazioni, in particolare, sono all'attenzione dell'amministrazione in questo momento - spiegano il presidente Giovanni Toti e l'assessore al personale Gianni Berrino - una è quella della provincia di Savona, inclusa tra le aree a rischio nel Dpcm del 1 marzo: i dipendenti regionali con domicilio in quella zona o nelle regioni confinanti con la Liguria menzionate dal decreto del Governo (Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna) potranno richiedere l'attivazione dello smart working previa approvazione del loro dirigente, fino a nuova disposizione.


Stessa possibilità, con le stesse modalità, per tutti i dipendenti con figli di minore età per tutta la durata di chiusura delle scuole e dei corsi di formazione professionale, in modo da assicurare la presenza a casa di uno dei due genitori". "Regione Liguria, fin dall'inizio dell'emergenza - commenta Paolo Sottili, Direttore Generale della Giunta - ha ulteriormente agevolato l'attivazione dello smart working: ha già accolto tutte le domande arrivate finora e invita tutti quelli che rientrano nei casi descritti a considerare tale opportunità, nei limiti delle esigenze di servizio. Si tratta, vorrei sottolineare, di una formula di lavoro a distanza che va oltre quella prevista nell'ordinario: non due giorni a settimana, ma tutti i giorni lavorativi fino alla fine del periodo di attenzione indicato dai decreti del Governo e dalle ordinanze regionali. La sperimentazione già avviata da tempo ci mette in condizione di attivare questa innovativa modalità di lavoro con la massima tempestività". "Regione Liguria - concludono Toti e Berrino - vuole dare così il buon esempio e sensibilizzare le aziende liguri, che in base al Dpcm del 2 marzo hanno ampie possibilità di attivazione dello smart working e sono incoraggiate a farlo".