salute e medicina

"I bambini potrebbero trasmettere il virus ai nonni"
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I bambini sono meno soggetti a sviluppare la malattia del coronavirus, ma possono essere veicolo di infezione. A spiegare la situazione ai microfoni di Primocanale è Elio Castagnola direttore Malattie Infettive dell’ospedale Gaslini di Genova. “E’ necessario distinguere l’infezione dalla malattia. L’infezione in età pediatrica probabilmente è più alta di quella che noi misuriamo, ma la malattia è molto più rara”, spiega Castagnola. “In Italia ci sono meno di 60 bambini positivi, in Liguria solo due. Ma il problema è che i bambini potrebbero trasmettere la malattia ad altre persone, magari ai loro nonni, persone più anziane e più soggette”, continua il professore.


Una precisazione necessaria è anche quella che riguarda l’utilizzo delle mascherine. “Ho visto alcune persone per strada con mascherine di tutti i tipi, ma utilizzate nel modo più scorretto, o addirittura una persona con un fazzoletto davanti alla bocca. Il fazzoletto magari ripara, ma la mano è sporca. Allo stesso modo, se si abbassa la maschera e poi la si tira su di nuovo, ecco che mi sono contaminato di nuovo. Quindi al di fuori delle strutture sanitarie la cosa migliore per prevenire è lavarsi le mani”