Sono tre gli hub territoriali pronti per l’emergenza coronavirus in Liguria: alla Spezia, a Cairo Montenotte e a Genova. Inoltre, è stata individuata la possibilità di sfruttare ulteriori 400 posti a bordo della nave Gnv, del gruppo Msc, nel porto di Genova. “Siamo a un buon punto per organizzare le strutture dedicate a due casi: quello delle persone che devono fare la quarantena perché entrati in contatto con casi positivi di coronavirus e il secondo caso è quello di persone guarite che hanno bisogno di quella che viene definita una dimissione protetta”, spiega l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone.
Quindici posti letto nell’ex ospedale militare Falcomatà alla Spezia, la struttura Rsa in viale Cembrano a Genova, la scuola penitenziaria di Cairo Montenotte e infine la nave Gnv ormeggiata nel capoluogo ligure. “Stiamo cercando di capire la situazione della nave gnv che ci permetterebbe di un più ampio con circa 400 posti. Se tutto va bene dalla fine settimana prossima la nave sarà pronta, il comparto sanitario sta facendo le ultime verifiche per le modalità di areazione che deve essere singola, ogni persona deve stare da sola”, continua Giampedrone. “La nave ci darà una capienza di 400 persone. Sarà dedicata sia alle quarantene, sia alle dimissioni ma stiamo ragionando anche ad un’ulteriore funzione. Potrà ospitare anche pazienti con una bassa intensità medica. In questo caso sarà necessario personale sanitario. Inoltre potrà utilizzata anche per aiutare le altre regioni italiane a diminuire l’affollamento degli ospedali, ormai quasi al limite”.
Per quanto riguarda i rifornimenti dei dispositivi di protezione individuale, nella notte tra giovedì e venerdì 13 febbraio sono arrivati 15500 mascherine del tipo ffp2. “Prima verranno distribuite al comparto sanitario, poi quello che avanza arriverà alla protezione civile che provvederà a effettuare la distribuzione nel territorio”, spiega l’assessore. "Per i prossimi giorni continueranno ad arrivare 15mila pezzi e saranno necessari un po’ di giorni affinché le farmacie vengano rifornite. Si tratta di un problema di tutto il Paese".
UNA VITTIMA A SANREMO - Un paziente di 87 anni, ricoverato dal 7 marzo nel reparto di Malattie Infettive all’Ospedale di Sanremo, è deceduto nella notte. L’uomo, residente a Pontedassio, era risultato positivo al Covid-19 e presentava un quadro clinico caratterizzato da importanti patologie pregresse. Il 7 marzo, il paziente era stato trasportato con ambulanza al Pronto Soccorso di Imperia per poi essere trasferito nel reparto di Malattie Infettive. Salgono a 14 le vittime in Liguria legate al Coroanvirus dall'inizio dell'emergenza.
LA SITUAZIONE IN LIGURIA - C'è anche un bambino di 11 mesi tra i 137 pazienti ricoverati per coronavirus in Liguria, si tratta di un bambino di 11 mesi che si trova all'ospedale Gaslini di Genova ed è in buone condizioni. E continuano a salire i casi conclamati di persone risultate positive ai test sul Coronavirus. In totale in Liguria il dato ufficiale al 12 marzo parla di 261 i casi positivi, 76 in più rispetto a mercoledì. Di questi, i pazienti ospedalizzati sono 137 mentre 125 sono in isolamento al proprio domicilio, 38 invece le persone che si trovano in terapia intensiva.
Sono 1.124 i casi di sorveglianza attiva su tutto il territorio ligure. Positivi: 261 totali (+ 76 rispetto a mercoledì) di questi, 137 sono ospedalizzati (+ 28 rispetto a ieri), di cui 38 in Terapia intensiva, (+ 4) suddivisi tra: Asl 1: 17 (di cui 2 in Terapia intensiva) Asl 2: 31 (di cui 4 in Terapia intensiva); San Martino: 28 in Malattie infettive, 15 in Terapia intensiva; Evangelico: 10 (di cui 7 in Terapia intensiva e 3 nel reparto COVID); Galliera: 19 (di cui 4 in Terapia intensiva); Gaslini: 1 (si tratta di un bambino di 11 mesi in buone condizioni); Asl 5: 16 (di cui 6 in terapia intensiva). Al domicilio: 124. In sorveglianza attiva: totale 1.124 persone in Liguria (+59 rispetto a ieri). Di cui: Asl 1 - 222; Asl 2 - 299; Asl 3 - 191; Asl 4 - 139; Asl 5 – 273.
OSPEDALE DI ALBENGA - La nota di Asl 2: "L’Ospedale di Albenga sarà interamente dedicato all’emergenza Coronavirus; qui verranno trattati sia i casi sospetti sia quelli accertati. La chiusura temporanea del PPI di Albenga risulta necessaria al fine di ridurre al minimo i contatti tra i soggetti potenzialmente COVID-positivi e quelli con altre patologie e rientra tra le azioni poste in essere da Asl 2 per ridurre il rischio di contagio. Il ricovero presso l’Ospedale di Albenga avverrà esclusivamente attraverso il trasferimento da altri ospedali e attraverso altri canali previsti dalle procedure definite in base alle esigenze di contenimento dell’infezione.
Per nessun motivo è prevista l'auto-presentazione dei pazienti. Per i cittadini che sospettano un’infezione da coronavirus: telefonare al Medico di famiglia o chiamare 1500. E' inoltre attivo il servizio dedicato dell’Igiene pubblica al numero telefonico 019 8405769, da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 17 o è necessario chiamare il 112. Per tutte le altre urgenze utilizzare la chiamata al 112 o rivolgersi al Pronto Soccorso di Pietra Ligure (Dea di II Livello).
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Coronavirus, Giampedrone: "Nave Gnv per l'emergenza, arrivate oltre 15mila mascherine"
Tutte le misure della protezione civile
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