
La Polizia di Stato di Genova, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica, relativa all’incendio di una vettura commesso a ottobre via Molassana, ha eseguito una perquisizione domiciliare a carico di Scibilia, settantenne con precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Durante la perquisizione i poliziotti hanno rinvenuto, nella sua abitazione di Pieve Ligure, una pistola beretta calibro 6.35 con relativo munizionamento illecitamente detenuta, e in altro locale in sua disponibilità, sito in Val Bisagno, due ordigni artigianali. Questi ultimi, in considerazione della pericolosità e instabilità dell’esplosivo utilizzato per confezionarli, sono stati trasportati e fatti brillare dagli artificieri all’interno dell’ex cava di Camaldoli. Per la detenzione dell’arma e dell’esplosivo l’uomo è stato arrestato e incarcerato nella casa circondariale di Marassi.
Le indagini degli investigatori della squadra mobile genovese ora vertono sulla provenienza dell’arma e degli esplosivi, sull’individuazione dei possibili obiettivi e sul contenuto delle agende dell’arrestato rinvenute nella propria autovettura. All’interno sono appuntati numerosissimi nomi, sigle e importi che gli investigatori, in queste ore, stanno cercando di decifrare per delineare l’attività criminale dell’arrestato ed eventuali suoi complici.
IL COMMENTO
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