cronaca

Inoltre non ci sarà possibilità di oblazione e quindi di estinguere il reato
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La Procura di Genova applicherà l'articolo 260 del testo unico delle leggi sanitarie per chi viola le restrizioni del decreto "Io resto a casa". Lo ha deciso il procuratore capo Francesco Cozzi che ha inviato una direttiva alle forze dell'ordine. In pratica, a chi viene trovato in strada senza un valido motivo non verrà più contestato l'articolo 650 del codice penale ma l'articolo 260 del testo unico delle leggi sanitarie. La norma punisce chi non osserva un ordine "legalmente dato per impedire l'invasione o la diffusione di una malattia infettiva". Il reato prevede una pena congiunta dell'arresto fino a 6 mesi e ammenda fino a 400 euro. A differenza dell'articolo 650, non ci sarà possibilità di oblazione e quindi di estinguere il reato.


E i primi tre furbetti a cui è stata applicata la nuova sanzione amministrativa sono stati multati a Genova. Gli agenti delle volanti hanno fermato in via Canevari tre ragazzi, di età compresa tra i 19 e i 26 anni, mentre giravano in macchina. Ai poliziotti hanno mostrato tre moduli con diverse motivazioni non previste. In particolare uno di loro ha detto che andava a lavorare in un ristorante. Gli agenti hanno spiegato loro che i ristoranti in questo periodo sono chiusi e li hanno sanzionati con la cifra minima di 400 euro a testa.