
Nonostante lo spettro del coronavirus, le operazioni in cantiere proseguono e nella giornata di domenica è stato effettuato un doppio varo, uno nel lato di ponente e uno nel lato di levante. “Per la prima volta abbiamo avuto due sollevamenti in un solo giorno, il primo è quello della campata tra le pile 12 e 13 a levante e poi il sollevamento del primo concio della capata tra le pile 1 e 2”, spiega Leonardo Lenti, vice capo delle operazioni di Fincantieri. In settimana, secondo il programma dovrebbe essere sollevata la seconda parte della campata tra le pile 1 e 2 e a quel punto mancheranno solo tre campate da 50 metri. “I sollevamenti dovrebbero essere conclusi intorno al 20 aprile”, continua Lenti. A quel punto, inizierà una seconda fase, quella dell’asfaltatura. “Dopo il sollevamento si realizzerà la soletta in calcestruzzo e solo in seguito a questa operazione sarà possibile asfaltare e aggiungere gli accessori finali”, conclude Lenti.
“Siamo a un buon punto ma c’è ancora tanto da fare. Ci saranno altri momenti critici da superare. Andiamo avanti giorno per giorno”, le parole di Stefano Mosconi, direttore del cantiere. Tutti gli elementi del ponte sono già a disposizione dei tecnici; più complesso sarà invece reperire i materiali quali pannelli fotovoltaici e guard rail a causa dei fermi nelle fabbriche durante l’emergenza coronavirus. “Questo sarà sicuramente un tema critico nelle prossime settimane”, prosegue Mosconi. Originario della città di Bergamo, uno dei luoghi più colpiti dal Covid 19, il direttore di cantiere guarda con positività al ponte come simbolo di rinascita non solo per Genova, ma per tutta l’Italia. “Essere impegnato nel cantiere non solo aiuta ad avere meno tempo per pensare a quello che sta succedendo, ma è incoraggiante per tutti noi sapere di essere qui a rappresentare qualcosa che riesce ad andare avanti nonostante l’emergenza”, conclude Mosconi.
IL COMMENTO
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