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Per Vesigna “La priorità resta la salute ed è bene che, sul quando riprendere le attività produttive, la scelta vada fatta a livello nazionale sulla base delle evidenze scientifiche per scongiurare la ripartenza del contagio”. Il pensiero va alla deroga della Regione sulla ripresa della piccola edilizia privata per la quale risulta difficile garantire le disposizioni del Protocollo sulla sicurezza. “Piuttosto – continua Vesigna - il tavolo dovrebbe utilizzare il tempo che ci separa dal 3 maggio per affrontare il tema del come riprendere le attività produttive”.
Per la Cgil i prossimi giorni dovrebbero essere impiegati per discutere in ogni luogo di lavoro come garantire che i lavoratori al rientro dispongano di tutte le condizioni per lavorare in salute e sicurezza: dal distanziamento sociale ai dispositivi di protezione individuale. Nel tempo del coronavirus sarà determinante anche ripensare all’organizzazione del lavoro dal momento che dovremo utilizzare tutti diversamente spazi e tempi e disporre, ad esempio, di una nuova mobilità che consenta alle persone di spostarsi in modo efficace e sicuro.
IL COMMENTO
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