"Con il decreto Cura Italia, abbiamo tutelato quasi 19 milioni di lavoratori". Così la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo nel corso della sua informativa al Senato. "Alle 16 di ieri, le domande per prestazioni Inps previste dal decreto Cura Italia, pervenute telematicamente, sono 4.709.097 per più di 8,8 milioni di beneficiari" informa Catalfo.
Le domande sono così suddivise: indennità 600 euro 4.108.000; congedi parentali 205.716; bonus baby sitting 47.481; Cigo 230.900 domande per 3.200.000 beneficiari; assegno ordinario 117.000 domande per 1.920.000 beneficiari. I bonus pagati sono stati 2,5 milioni, nel dettaglio le categorie pagate: professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa 260.104; lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell'Ago 1.686,901; lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali 108.465; lavoratori del settore agricolo 437.950; lavoratori dello spettacolo 17.685.
La ministra nell'informativa si concentra sulle difficoltà riscontrate nell'applicazione delle misure: "Premessa indispensabile, che non vuole essere excusatio di accuse ingiustificate e destituite di alcun fondamento e soprattutto evidenza nota a tutto il panorama politico, istituzionale, datoriale e del mondo del lavoro tutto, è che ci si è trovati a dover far fronte ad una emergenza mai conosciuta prima nel mondo del lavoro dovendosi affidare a strumenti normativi e procedurali vetusti, farraginosi, non al passo con i tempi.
Ci si è dovuti riferire ad un sistema di ammortizzatori sociali costruito con logiche di difficile applicazione, basato su istituti che sembrano sovrapporsi e che a tratti paiono non coprire tutto il panorama delle situazioni che possono generarsi e che vanno sostenute".
Catalfo assicura come sia "intendimento prioritario per questo Governo rivedere, migliorare, implementare, ricostruire" il sistema di ammortizzatori "ma che al momento, vista l'emergenza straordinaria, doveva e deve funzionare subito e al meglio".
Le domande sono così suddivise: indennità 600 euro 4.108.000; congedi parentali 205.716; bonus baby sitting 47.481; Cigo 230.900 domande per 3.200.000 beneficiari; assegno ordinario 117.000 domande per 1.920.000 beneficiari. I bonus pagati sono stati 2,5 milioni, nel dettaglio le categorie pagate: professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa 260.104; lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell'Ago 1.686,901; lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali 108.465; lavoratori del settore agricolo 437.950; lavoratori dello spettacolo 17.685.
La ministra nell'informativa si concentra sulle difficoltà riscontrate nell'applicazione delle misure: "Premessa indispensabile, che non vuole essere excusatio di accuse ingiustificate e destituite di alcun fondamento e soprattutto evidenza nota a tutto il panorama politico, istituzionale, datoriale e del mondo del lavoro tutto, è che ci si è trovati a dover far fronte ad una emergenza mai conosciuta prima nel mondo del lavoro dovendosi affidare a strumenti normativi e procedurali vetusti, farraginosi, non al passo con i tempi.
Ci si è dovuti riferire ad un sistema di ammortizzatori sociali costruito con logiche di difficile applicazione, basato su istituti che sembrano sovrapporsi e che a tratti paiono non coprire tutto il panorama delle situazioni che possono generarsi e che vanno sostenute".
Catalfo assicura come sia "intendimento prioritario per questo Governo rivedere, migliorare, implementare, ricostruire" il sistema di ammortizzatori "ma che al momento, vista l'emergenza straordinaria, doveva e deve funzionare subito e al meglio".
"A margine delle dichiarazioni del ministro Catalfo rilasciate oggi, come Regione Liguria confermiamo che sono quasi 260mila (259.745) le ore di cassa integrazione straordinaria per l'emergenza coronavirus già richieste all'Inps per 2000 aziende liguri. A queste si aggiungeranno entro oggi le richieste per altre 1400 aziende. La spesa complessiva inviata a Inps relativa al primo periodo di cassa è di oltre due milioni (2.104.089,20 euro). Sono i dati che risultano dal flusso di trasferimenti da Regione a Inps". Lo dichiara l'assessore al lavoro di Regione Liguria Gianni Berrino.
IL COMMENTO
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