Difficoltà a effettuare i tamponi in alcune regioni d’Italia (specie in Lombardia) e soprattutto modalità con cui gestire una eventuale "positività in corsa" con l’obbligo di quarantena. Questi i due temi su cui i venti componenti del comitato tecnico-scientifico del Governo hanno maggiormente incalzato la delegazione della Federcalcio.
La riunione è durata un’ora e mezza e non c’è stato un verdetto. Ora gli esperti dovranno valutare l'esito del confronto e redigere una relazione al ministro della Sanità Roberto Speranza, il quale si confronterà con il premier Giuseppe Conte e con il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora.
Per ora, comunque, siamo ancora alla fase degli allenamenti. Lo stesso protocollo elaborato dalla commissione medica della Figc infatti non arriva fino alla fase delle partite. E’ però indiscutibile che il passaggio dalla fase 2 (allenamenti leggeri, quelli di questi giorni) alla fase 3 (cioè gli allenamenti con contatto fra i giocatori che chiama in causa l’idea del gruppo chiuso) costituisce una premessa indispensabile per la ripresa dell’attività agonistica. Su cui, però, ci dovrà essere un nuovo approfondimento.
L’altro tema, che non investe però la sfera sanitaria e quindi l’attività del Comitato, è quello della copertura assicurativa, visto che la positività per Covid-19 è considerata dall’Inail un vero e proprio infortunio sul lavoro.
Quali saranno le prossime tappe? Ora, la "valutazione" tecnica dovrà essere contemperata con quella politica. Il Comitato è un "suggeritore" anche se è logico che il suo parere sia tenuto in grande considerazione dal governo, fino al punto di aver fatto da base per tutti i DPCM emanati nell’epoca della tempesta coronavirus. Visti gli impegni del governo, è molto probabile che si debba aspettare ancora qualche giorno per definire il quadro e capire se il campionato potrà davvero riprendere.
Il ministro Spadafora ha commentato su Facebook: "E' stato un confronto molto importante e approfondito. Speriamo si siano risolte le problematiche emerse nei giorni scorsi e che il 18 maggio - compatibilmente con l'andamento dell'epidemia - possano riprendere gli allenamenti di squadra".
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Coronavirus, chiuso il confronto tra Federcalcio e medici: ancora molti punti incerti
Nessun verdetto definitivo, concordia sulla necessità di chiarimenti sui tamponi da fare e su eventuali nuove positività
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