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Il socio di Vialli nel mancato acquisto della società blucerchiata impegna il suo fondo nell'operazione del nuovo stadio della Roma
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 E meno male che tempo fa qualcuno si era divertito a ironizzare su presunte difficoltà economiche di James Dinan, socio e finanziatore di Vialli nel tentativo di acquisto della Sampdoria, quasi a sottolineare che essere rimasti nelle mani di Ferrero equivalesse a uno scampato pericolo, rappresentato dai “fondi sfondati”, secondo un'arguta definizione dello stesso mancato cedente.


Dinan invece gode di ottima salute finanziaria ed economica. In queste ore, come riferisce la Gazzetta dello Sport, il banchiere d'affari americano sta impegnando il suo fondo di investimento York Capital nell'operazione del nuovo stadio della Roma, rilanciata dall'interesse del finanziere boemo Radovan Vitek per la società giallorossa.
A tutt'oggi, il fondo York Capital ha un capitale stimato di 20,5 miliardi di dollari ed è per il 30% di proprietà di Credit Suisse. La sede principale è a New York,  con succursali anche a Londra e Hong Kong.

Quanto a Dinan, 60 anni, laureato ad Harvard, ha tuttora un patrimonio di 2,2 miliardi di dollari e si trova al ventesimo posto della classifica di Forbes dei manager di hedge fund che hanno guadagnato di più nel 2018. Nei giorni scorsi, Ferrero ha confessato di temere “bancarotta e oblio”. Forse Dinan, chissà, ha altri pensieri. E se davvero il finanziere americano entrasse nell'operazione Tor di Valle, sarebbe davvero una bella vendetta su chi non manca mai di parlare dell'acquisto della Roma come del suo vero sogno, tanto da aver una volta perfino sostenuto di considerare la Sampdoria non più di una "scuola guida".