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Resta aperta su tutte la questione dei costi: Sky e Dazn non vorrebbero regalare uno spettacolo che hanno pagato assai caro (250 milioni la terza e ultima rata), pur di trasmetterlo a pagamento. La speranza dei club è che intervenga il governo, accollando alle casse pubbliche in tutto o in parte quella cifra, per accontentare - a parte i contribuenti disinteressati al calcio - tutte le parti in causa.
Ma anche questa soluzione sembra complicarsi, ipotizza Repubblica, dopo l'elaborazione di un calendario talmente frammentato da complicare la soluzione reale: le reti pubbliche dovrebbero stravolgere i palinsesti per ospitare 134 partite in meno di un mese e mezzo. L'ultima parola spetterà al Governo e alla Lega, con le emittenti a pagamento interessatissime spettatrici.
IL COMMENTO
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