Uno studio ad hoc portato avanti dall'ospedale pediatrico Gaslini di Genova ha evidenziato che soprattutto i più giovani stanno manifestando problematiche legate al comportamento. I più piccoli, sotto i 6 anni, hanno mostrato (centinaia i casi) episodi di irritabilità, difficoltà di addormentamento, risvegli notturni, inquietudine, ansia da separazione, paura del buio, pianto inconsolabile. I più grandi, giovani e adolescenti, in un numeri assoluti maggiori, hanno evidenziato una sensazione di fiato corto, difficoltà a addormentarsi e fatica a svegliarsi, irritabilità/cambiamento di umore, utilizzo improprio dei media, scarsa collaborazione alle attività domestiche.
E allora dal pediatra arriva il suggerimento di sfruttare quelle che sono le opportunità che offre Genova dove da una parte con i parchi cittadini, dall'altra con il mare e dall'altra ancora con le alture permettono ai più piccoli di godere dell'aria aperta dei giochi e del paesaggio cittadino. Obiettivo dunque: tornare il più possibile alla normalità. Un ruolo fondamentale dunque deve essere svolto dai genitori: quello che è lo stato d'animo delle figure familiari si ripercuote proprio sui più piccoli.
"Le risposte vanno date sul territorio, mentre per i casi più complessi c'è l'ospedale. Ricordiamo poi che l'agenzia della famiglia durante l'emergenza coronavirus ha attivato un servizio di supporto" spiega ancora Conforti. Lo sguardo si proietta anche all'autunno e a quella che sarà la nuova scuola. In questi giorni gli studenti delle superiori si stanno districando con il nuovo e inedito esame di maturità. Poi però da settembre per tutti, grandi e piccini, sarà di nuovo scuola. In questo caso l'appello del pediatra è di fare presto a individuare tutte le linee guida per la ripresa delle attività in modo da trovarsi pronti ad affrontare ogni evenienza, pena il rischio di non aiutare i più piccoli a superare questa emergenza che su di loro ha avuto soprattutto effetti sul comportamento.
IL COMMENTO
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